Se i progetti di digitalizzazione libraria sono il futuro non bisogna dimenticare che ogni testo ha un autore che come tale gode di diritti inalienabili sulla propria opera.
Per aiutare enti e aziende nella ricerca degli aventi diritto c’è Arrow (Accessible registries of rights information and orphan works towards the european digital library), frutto del progetto di ricerca europeo, coordinato e guidato dall'Associazione italiana editori, con il contributo tecnologico del Cineca di Bologna, che da oggi è riconosciuto anche dalla British Library.
Senza Arrow, dimostra una ricerca condotta su 140 libri dal 1870 a oggi, per trovare gli aventi diritto ci sarebbero volute 4 ore per libro. Oggi bastano 5 minuti. Un risultato ritenuto «estremamente incoraggiante» e che apre nuove prospettive per una soluzione praticabile al problema delle cosiddette opere orfane.
«Arrow rende la ricerca qualcosa di realistico - ha spiegato Piero Attanasio di Aie, direttore tecnico del progetto - mettendo d'accordo, grazie all'uso innovativo delle tecnologie, le esigenze delle biblioteche con quelle degli aventi diritto. Considerato il peso di British Library nel panorama delle biblioteche europee questo è sicuramente un risultato importante per Arrow e anche per l'Aie come capofila del progetto».
Arrow Plus (per saperne di più vedi qui), prosecuzione del progetto Arrow, è partito ufficialmente il primo aprile 2011, con tre principali obbiettivi: ottimizzare il sistema sviluppato in Arrow, estendere l'infrastruttura tecnologica a nuovi Paesi europei e infine elaborare uno studio di fattibilità e un modello per l'estensione del raggio di azione di Arrow al settore delle immagini.
Lo schema dei Paesi partecipanti al progetto Arrow e Arrow Plus