Le biblioteche di pubblica lettura sono luoghi di arricchimento umano e culturale fondamentali. Diversi studi indicano come la correlazione tra l'accesso ai libri e l'alfabetizzazione sia innegabile, ma anche come le biblioteche tradizionali possano essere percepite come un luogo di difficle accesso e scarsa accoglienza, soprattutto per le classi sociali più vulnerabili

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite richiedono che «tutti i giovani, e comunque una parte sostanziale degli adulti, sia uomini che donne, raggiungano l'alfabetizzazione» entro il 2030. Eppure oggi sono circa 750 milioni le persone di età superiore ai 15 anni a non avere ancora competenze di base di lettura e scrittura. 


In linea con il raggiungimento di tali intenti lo studio di architettura NUDE ha progettato BookWorm: un padiglione sostenibile, costruito interamente in legno, che funge da biblioteca itinerante per creare uno spazio all'aperto che sia più inclusivo e in cui le persone leggano e condividano il loro amore per i libri.

Il padiglione è una sorta di scalinata che si estende per 35 metri di lunghezza, che in origine serpeggiava tra i giardini del Museo Chhatrapati Shivaji Maharaj Vastu Sangrahalaya (CSMVS) a Mumbai, in India, dove è rimasta fino a fine 2019 per poi iniziare a «viaggiare» tra le aree rurali e urbane di tutto il Paese.

La struttura comprende «aree salotto» per la lettura e la narrazione e scaffali che ospitano quasi 12 mila libri donati dalle scuole della città. L'obiettivo principale del progetto è quello di aiutare i bambini a impegnarsi nella lettura senza paura, a considerarla come un'attività divertente, a esplorare e imparare contemporaneamente.

Il BookWorm si compone di 3600 moduli in legno prefabbricati, che lo rendono facilmente smontabile, trasportabile e rimontabile sempre i luoghi differenti. I tempi di costruzione prevedono una sola settimana di lavori e vengono effettuati in loco, vantando un basso utilizzo di carbonio promuovendo, così, una tecnologia di costruzione sostenibile. A dimostrazione del fatto che l'innovazione nelle biblioteche non deve per forza essere high-tech per raggiungere e ottenere l'effetto desiderato.





L'autore: Andrea Buzzi

Laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione e master in Digital Publishing e Influencing Marketing organizzato da Università Bocconi e Condé Nast. Mi occupo principalmente di comunicazione scritta. Libri e social media il mio mix preferito.

Guarda tutti gli articoli scritti da Andrea Buzzi