Ci sono posti nel mondo – in effetti dall’altra parte del mondo – dove i libri sono considerati fondamentali per la crescita dei ragazzi, talmente fondamentali che le scuole investono risorse in apposite campagne pubblicitarie per reclutare bibliotecari professionisti per le loro biblioteche scolastiche.
Dal punto di vista di un Paese come il nostro nel quale – lo ricordiamo – nel 2013 la media era di 4,7 libri per studente, con un patrimonio medio che rappresentava appena lo 0,4% dei titoli in commercio e una spesa complessiva per il funzionamento (tra 6-10 milioni di euro) pari a un’incidenza dello 0,001% della spesa scolastica complessiva, ciò che accade nella città di Yokohama, in Giappone, non può che avere dell’incredibile.
L’ufficio scolastico della città ha infatti dato mandato all’agenzia pubblicitaria Dentsu (non proprio l’ultima arrivata a livello di notorietà) di creare una campagna pubblicitaria ad alto impatto emotivo per reclutare nuovi librai per le biblioteche scolastiche delle scuole della città. L’obiettivo era quello di riposizionare la figura e il ruolo del libraio evidenziando la forte valenza sociale di questa professione: un esperto di libri che può capace di aprire nuove possibilità ai bambini, aiutando le loro menti a formarsi e crescere.
La campagna Books Make Children, che riportiamo di seguito, si gioca sull'immagine di alcuni bambini letteralmente fatti di libri e su claim che rendono ancora più evidente il senso dell'immagine: «Books are More than Knowledge», «New Book, New Friends» e «We Are Made of our Childhoood Books».
Il risultato raggiunto dalla campagna è stato in linea con le aspettative visto che le domande di assunzione sono cresciute del 150% rispetto all’anno precedente.
(Foto: www.dentsu.com)