Cos’avete da fare questo weekend? Io vado a Ferrara. E non ci vado solo perché ci sono nata, perché Ferrara è bella, perché passeggiare per le sue stradine acciottolate e silenziose è un piacere. Ci vado perché «Io vado a Ferrara» è un’interessante iniziativa promossa dai librai di Palazzo San Crispino che si terrà sabato 7 luglio nel cuore della città estense.
La manifestazione vede quale primo firmatario il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, con gli assessori alla cultura e al commercio Massimo Maisto e Deanna Marescotti, e nasce da un appello partito dai librai della città e destinato a scrittori, editori, librai e a tutti coloro che lavorano nel mondo della comunicazione e dell'editoria.
Si tratta di una maratona di letture, intervallate da alcuni momenti musicali, che si terrà nella splendida Piazza Trento e Trieste dalle 16 fino a sera.
«Io vado a Ferrara» è un modo per esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alla città d’arte emiliana colpita dai recenti eventi sismici.
Ferrara non vedeva un terremoto dal 1570, quando la terra cominciò a tremare e non smise per diversi anni, seminando paura e sfiducia sia tra la popolazione che all’interno della casata Estense. «Oggi, come allora – scrivono i librai nel loro appello – abbiamo la sensazione che quel disorientamento si stia riaffacciando: parlando con i nostri cari lettori cogliamo, e a volte condividiamo, i segni di un’incertezza che ci preoccupa, come troppo spesso registriamo assenze che denotano paura e sfiducia». Si stima infatti che il 30% dei monumenti dovrà essere sottoposto a controlli, in città i turisti disdicono le prenotazioni e alcuni alberghi hanno annunciato la cassa integrazione. Ma Ferrara non ha paura, non hanno paura i suoi librai, non ne hanno gli autori che si alterneranno sul palco sabato pomeriggio quando, accompagnati da intermezzi musicali, avranno a disposizione 10 minuti per leggere, parlare, improvvisare. Sarà un modo per stare vicini a una delle città più «letterarie d’Italia» dove hanno passeggiato Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, dove Pietro Bembo si innamorò di Lucrezia Borgia, dove Giorgio Bassani scrisse Il giardino dei Finzi-Contini, dove dipinse i suoi primi lavori Giovanni Boldini.
Da sempre teatro di iniziative legate al mondo della cultura, della musica e del giornalismo – dal 2007 la città ospita il Festival Internazionale – Ferrara non va dimenticata. Partecipare alla manifestazione che si terrà questo sabato 7 giugno è un’occasione per sostenere la racconta fondi destinata alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara che ha attivato un conto corrente per raccogliere le donazioni di persone e di istituzioni private e pubbliche interessate a sostenere gli interventi che si renderanno necessari per la ripresa delle attività (Cassa di Risparmio di Ferrara - ufficio di Ferrara IBAN code: IT 29C0615513000000000037562 SWIFT code: CFERIT2F).
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