
In tempi di difficoltà economiche una ricerca sugli utenti di una delle più belle biblioteche di Bologna, la
Salaborsa,
che quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni, possono rivelarsi molto interessati per capire
chi sono i lettori e cosa si aspettano dalle civiche raccolte.Fino ad oggi i prestiti registrati dalla biblioteca sono stati più di 9 milioni, solo nel 2012 più di 590mila.
Non un fenomeno di nicchia dunque quello al centro della ricerca
Usi e consumi in biblioteca realizzata dei professori di economia dell'Alma Mater
Antonello Eugenio Scorcu e
Laura Vici, per scoprire come stanno cambiando i consumi culturali dei bolognesi e – tracciando un paragone più ampio – degli italiani che hanno frequentato almeno una volta la biblioteca cittadina.
Si partirà quindi dai numeri per arrivare all'analisi di uno dei motori più importanti della città e della regione, sia dal punto di vista culturale che economico come ci racconta
Antonello Eugenio Scorcu cui abbiamo chiesto di anticiparci alcuni temi.
Qual è il dato più significativo che emerge della ricerca che sarà presentata domani?
SalaBorsa rappresenta una delle poche biblioteche italiane sulle quali nel tempo sono state realizzate analisi sull’utenza e per le quali abbiamo quindi molti e interessanti dati che ci parlano del pubblico di coloro che la frequentano.
L’analisi sui materiali messi in prestito dalla biblioteca - comprendenti libri, Cd e Dvd - ha dimostrato come lo
zoccolo duro della biblioteca sia costituito da chi prende in prestito libri fisici (il prestito degli e-book non è contemplato nella ricerca perché appena avviato).
Fra l’altro quest'utenza è anche quella che
«invecchia» di meno ovvero che gode di un maggior ricambio generazionale. L’età media degli utenti che prendono a prestito libri mediamente cresce nel tempo, ma meno dell’età media di coloro che prendono in prestito Cd e Dvd. Questo ci dice che
chi ha acquisito consumi di lettura tende a mantenerli nel tempo, mentre il consumo di musica e cinema è più estemporaneo e soggetto a mode.
Il ruolo di una biblioteca su questi due contenuti è quindi quello di un’offerta dai rapidi consumi e ciò comporta anche un uso che potremmo definire strumentale di queste collezioni: vado, prendo in prestito, in molti casi copio e poi riporto. Chi legge i libri invece è più consapevole della propria scelta culturale e quindi più motivato a tornare e ad esplorare le collezioni.
Quindi le biblioteche attraggono soprattutto lettori?
Si, possiamo dire che è così. La base dei fruitori di cinema e musica è ristretta anche se sono fruitori molto forti. Il gruppo più forte però resta quello dei lettori. Un’analisi sull’
autocorrelazione degli utenti forti, che permette di ipotizzare se chi è un forte fruitore di un determinato contenuto rimane forte sul proprio segmento nel corso del tempo, dimostra che, indipendentemente dal contenuto chiesto in prestito, ci sono due grandi gruppi di utenti: il
più numeroso è dato da quelli che utilizzano intensamente i servizi bibliotecari per un determinato periodo e poi non tornano più, il secondo, più piccolo è costituito da chi continua a usare Salaborsa con continuità.
Il dato è in parte connaturato alla natura di punto di riferimento per migliaia di studenti che riveste la biblioteca (con relativi consumi intensi e brevi), dall’altra parte però evidenzia anche il fatto che per molti utenti la biblioteca svolge una
funzione sociale importante soprattutto per quella fascia di popolazione che, vuoi per reddito vuoi per altri motivi, si affida a Salaborsa per supplire ai propri bisogni culturali.