I consumi culturali a Milano nel 2024 sono aumentati grazie a musei e libri: gli introiti degli ingressi dei musei sono infatti cresciuti del 10% e sono aumentati – in maniera più contenuta, ma in controtendenza rispetto al trend nazionale – dello 0,7% gli acquisti di libri nei canali trade. Sommando questi numeri ad altri aumenti che riguardano gli ingressi alle mostre, nei cinema, a teatro, la città chiude l’anno in crescita dell’1% con 542,2 milioni di euro di spesa, che rappresenta il 13% di quella nazionale. In calo del 9,5%, invece, i concerti di musica pop, rock e leggera in città, che rimangono però tra i capitoli di spesa più rilevanti, appena sotto l’acquisto di libri.
Questi sono solo alcuni dei dati dell’Osservatorio AIE per BookCity Milano – la manifestazione diffusa del libro, di cui il Giornale della Libreria è media partner, che si terrà quest’anno dal 10 al 16 novembre – presentati il 5 novembre al CASVA, per la prima volta all’interno del Forum Cultura. All’incontro Consumi culturali e consumi bibliotecari a Milano hanno partecipato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, il responsabile dell’Ufficio studi AIE Giovanni Peresson, il direttore Area Biblioteche del Comune di Milano Stefano Parise, il garante Fondazione BookCity Milano Piergaetano Marchetti, con la moderazione di Alessandra Tedesco di Radio 24.
L’aumentata importanza del libro in città si riverbera anche nella crescita degli utenti del Sistema Bibliotecario cittadino che ammontano, nel 2024, a 89.800 (+4%), e dei prestiti: poco meno di un milione, ovvero 981.347 (+7%). Crescono anche le librerie: a fine 2024 sono 190 sul territorio comunale, contro le 180 censite nell’anno precedente.
L’Osservatorio AIE mostra anche che nel Comune di Milano si svolgono in media 100 eventi culturali e sportivi al giorno – escludendo le proiezioni cinematografiche –, per un totale di 36.600 l’anno, in crescita rispetto ai 34.100 dell’anno precedente. Quelli di carattere più prettamente culturale sono invece 56 al giorno, per un totale di 20.500 l’anno, contro i 19.200 dell’anno prima. Questi eventi hanno visto nel 2024 aumentare la partecipazione di 19,6 milioni di spettatori e spettatrici, in crescita del 2% rispetto al 2023. Gli ingressi ai musei, mappati per la prima volta in questa edizione, generano una spesa sul territorio di 53,3 milioni di euro, in crescita del 10% sull’anno precedente, per quasi sei milioni di ingressi (+6%).
«La spesa in consumi culturali raggiunge quota di oltre 500 milioni, con una crescita di un punto percentuale: sono numeri che devono incoraggiare il settore della cultura» ha dichiarato Tommaso Sacchi. «La nostra città continua a distinguersi per la vitalità e la partecipazione del suo pubblico: ogni giorno oltre cento eventi, migliaia di visitatori tra musei, teatri e mostre, e un sistema bibliotecario in crescita, soprattutto tra i più giovani. È un segnale forte: la cultura non è solo un motore economico, ma un elemento identitario e comunitario per Milano».
«Va ricordato che stiamo parlando solo di eventi culturali a pagamento. Se aggiungessimo anche tutti quelli gratuiti – basti pensare ai 1300 eventi di BookCity Milano in arrivo in città settimana prossima –, i numeri sarebbero molto più alti» ha aggiunto Piergaetano Marchetti.
Per quanto riguarda invece il mondo dei libri, gli acquisti sul territorio del Comune di Milano nei canali trade – che comprendono librerie fisiche e online e supermercati –, nel 2024, sono stati pari a 156,3 milioni di euro. Tali acquisti sono cresciuti dello 0,7% nell’anno, mentre il mercato nazionale calava dell’1,3%. Ciò significa che più di un libro ogni dieci comprato in Italia nel 2024 è stato acquistato nel Comune di Milano.
Importante e in crescita il ruolo delle biblioteche comunali: gli 89.800 utenti, cresciuti del 4% nel 2024, hanno preso in prestito quasi 13 libri ciascuno nel corso dei dodici mesi. I tre libri più prestati sono La portalettere di Francesca Giannone (Nord), Grande meraviglia di Viola Ardone (Einaudi), Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini (Einaudi). Nella classifica delle autrici e degli autori più prestati troviamo al primo posto Maurizio De Giovanni, seguito da Jeff Kinney e da Gianrico Carofiglio.
«Mi piace sottolineare un dato: nel Comune di Milano c’è allo stesso tempo una forte offerta e una forte domanda culturale» ha affermato Innocenzo Cipolletta. «L’offerta crea la domanda: se non ci sono iniziative, se non ci sono eventi, la domanda non cresce. Cento eventi possono sembrare tanti, ma se ne possono fare molti di più: non c’è un limite. E l’Italia ha ancora spazio per crescere. Milano, in questo, è sicuramente all’avanguardia, ed è un fatto molto positivo».
«Mi fa piacere anche rilevare, nella nostra nuova indagine sui musei, che i consumi culturali non sono in competizione tra loro, anzi, c'è un fortissimo effetto di autoalimentazione. Chi va a teatro spesso compra libri, chi ascolta musica spesso legge: c’è una solidarietà molto forte fra tutti i settori culturali» ha aggiunto.
«La domanda di cultura, però, va sostenuta, e in tutto il territorio. Abbiamo sempre chiesto a ogni ministro della Cultura una legge per il libro, una politica organica per il libro. Dobbiamo riconoscere che l’attuale ministro Giuli ha investito sulle biblioteche – tra quest’anno e il prossimo arriveranno 60 milioni –, c’è stato un Bonus Cultura per le famiglie a basso reddito, e ora sembra arrivare questa nuova Carta Valore: se sarà dedicata a tutti i giovani che conseguono il diploma entro i 19 anni, significherà che tutti avranno accesso automatico a un sostegno per i consumi culturali, senza distinzioni di reddito. È importante che ogni ragazzo e ragazza si senta legittimato a fare consumi culturali. Mi auguro che tutti questi elementi rendano il 2026 un anno positivo per la lettura, per i libri e per tutta la cultura» ha concluso Cipolletta.
«Cultura semina curiosità e curiosità semina crescita e crescita semina nuove iniziative, voglia di spingersi più in là anche nelle attività economiche» ha sottolineato Marchetti. «Quindi difendiamo questa nostra città, con i suoi mille volti culturali e i suoi primati: questi risultati non sono solo numeri, ma il frutto di un ecosistema che ben funziona, alimentato dalla sinergia tra istituzioni come il Comune di Milano, AIE, e le tante realtà che animano il panorama culturale cittadino, tra cui BookCity, e che fanno di Milano una città che legge».
© Foto di Elena di Vincenzo