«Nel 2006 abbiamo iniziato un’opera di diversificazione nell’ambito della stampa digitale e ci siamo chiesti quali settori avessero dei bisogni insoddisfatti» racconta Alessandro Antonuzzo, direttore generale di Rotomail, lo stampatore che per primo ha portato in Italia il print on demand. «Analizzando il mercato editoriale su scala internazionale, ci siamo resi conto che già dalla fine degli anni Novanta, negli Stati Uniti e poi dopo in Europa, venivano offerti dei servizi di “book on demand” o “print on sale”». Vale a dire, la stampa di titoli solo in seguito a una richiesta del mercato.
I dati italiani, continua Antonuzzo, già disegnavano un trend favorevole per il lancio di questo tipo di servizio: «da un lato i libri editati erano costantemente in aumento e le tirature in calo, dall’altro gli invenduti abbondavano nei magazzini e molti titoli erano indisponibili, o posti fuori catalogo, per bassa richiesta».
Su queste premesse Rotomail si è posta l’obiettivo di costruire un sistema integrato in grado di produrre libri on demand a costi compatibili con il prezzo di copertina del libro. «Oggi offriamo servizi di stampa digitale con un range di produzione che spazia dalla copia singola alle 5.000 copie, con finiture che vanno dal punto metallico, alla copertina morbida e ai libri cartonati. Tutto questo utilizzando le migliori e più moderne tecnologie di stampa (Hp, Canon) e finissaggio (Muller Martini, Hunkeler, Tecnau) oggi disponibili sul mercato. Data l’ampia forbice dei servizi offerti, sulla parte di tirature tradizionali dalla 300 alle 5.000 copie, oggi lavoriamo sia con molti piccoli editori che con i principali gruppi editoriali italiani».
Come ci siete riusciti?
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo progettato una piattaforma software che prendesse in carico tutta la parte di archiviazione dei file, di verifica di stampabilità, preventivazione, tracciatura della produzione, spedizione e fatturazione, oltre all’integrazione con sistemi esterni come distributori e piattaforme di e-commerce e di self publishing.
Sul versante industriale, i nostri partner costruttori ci hanno seguito co-progettando le automazioni necessarie per gestire la produzione in maniera efficiente, stabile e con un’alta qualità di prodotto. Dopo cinque anni di costruzione di questo «ecosistema», il servizio è partito, è cresciuto costantemente e si è via via ampliato sia in termini qualitativi che quantitativi.
Ma avete lavorato anche sulle partnership.
Infatti. Il primo progetto lanciato è stato quello in partnership con Messaggerie Libri, legato all’erogazione di un servizio di book on demand dedicato agli editori distribuiti. Attualmente più di 200 editori utilizzano regolarmente questo servizio.
Parallelamente abbiamo siglato un accordo con Ingram (Global Connect) per importare in Italia il loro catalogo: un catalogo internazionale composto da oltre 2,5 milioni di titoli che vengono prodotti on demand da oltre 5 anni e venduti tramite Amazon. Purtroppo i più noti e-commerce di libri italiani acquistano ancora il catalogo Ingram dall’estero, movimentando libri fisicamente e non contribuendo a un sistema a basso impatto in termini di immissioni di co2.
E ora la novità. La collaborazione con Ingram Global Exchange, il servizio per la distribuzione internazionale basato su un modello di print on demand. Come funziona?
La novità di quest’anno, legata a un servizio dedicato al mercato editoriale e in particolare alla distribuzione internazionale, vede ancora una volta una collaborazione con Ingram (Global Exchange). A breve renderemo disponibile sul portale
Podrotomail.it un
servizio interfacciato direttamente con la distribuzione internazionale Ingram, per offrire agli editori italiani la possibilità di raggiungere altri Paesi nel mondo, utilizzando la stampa on demand locale, diffondendo quindi contenuti in una modalità molto più sostenibile sia in termini economici che ambientali. Il portale gestirà l’archiviazione e l’adattamento dei file secondo le specifiche Ingram, consentirà di selezionare i Paesi in cui si desidera distribuire i titoli e fornirà il monitoraggio online dell’andamento delle vendite.
Per il lancio del servizio non sono previsti costi di attivazione, gli editori potranno quindi caricare interi cataloghi a costo zero e percepire i diritti da Ingram sui titoli movimentati nei vari Paesi. Il servizio è disponibile per tutti gli editori, di qualsiasi dimensione, sia per titoli in italiano che in altre lingue.
Obiettivo sostenibilità: il vostro è diventare carbon neutral per il 2024. Come vi state muovendo?
La sostenibilità è sempre stata un valore chiave per Rotomail, vogliamo massimizzare l’impatto positivo delle nostre attività verso l’ambiente e gli stakeholder.
Abbiamo scelto un approccio
«think big, act small», attuando pratiche concrete atte a ridurre al minimo gli sprechi e riutilizzare le risorse ove possibile. Il riscaldamento con pompe di calore, l’utilizzo di lampadine LED, la predilezione per materiali compostabili, carte riciclate e carte leggere, un parco macchine sempre aggiornato, l’utilizzo di inchiostri a base acqua e l’automazione dei processi produttivi sono solo alcune delle pratiche che ci hanno permesso nel corso degli anni di ottenere la
certificazione FSC®, la certificazione
ISO 14001:2015 e la
medaglia EcoVadis per la sostenibilità. Qui un elenco completo delle nostre pratiche a tema sostenibilità.
E, sì, ci siamo dati l’obiettivo ambizioso di raggiungere la carbon neutrality entro il 2024, attraverso l’installazione nella nostra sede produttiva di Vignate di pannelli solari per coprire il fabbisogno energetico aziendale e acquistando esclusivamente energia proveniente da fonti green.
Contenuto in collaborazione con Rotomail.
Il libro italiano all’estero: come distribuire e come vendere, oltre i diritti
Quando: venerdì 19 maggio 2023 alle 12.30
Dove: Salone del Libro di Torino, sala Cobalto, Padiglione 3 (Area Professionale)
Un’industria del libro – quella italiana – che guarda sempre più all’estero, ma che ha bisogno, in particolare la piccola e media editoria, di servizi per affermarsi sui mercati internazionali. Ne parlano Alessandro Antonuzzo, Lorenzo Armando, Antonella Fabbrini e Sara Speciani