Dal prossimo 30 gennaio Federica Manzon sarà la direttrice editoriale di Guanda, la casa editrice fondata da Ugo Guanda che ha appena festeggiato i 90 anni e fa parte del Gruppo editoriale Mauri Spagnol.
Dal 1988 a ricoprire il ruolo di direttore editoriale era stato Luigi Brioshi, che resta alla presidenza della società. «Federica Manzon mostra di possedere vocazione, visione e una solida esperienza editoriale» ha dichiarato. «E mostra doti che ben si intonano a una casa editrice come Guanda, alla sua storia, alla specificità del suo percorso, alla sua collocazione nel panorama editoriale italiano. L’abbiamo scelta con convinzione, e ora le diamo un caldo benvenuto».
Federica Manzon ha iniziato a lavorare in editoria nel 2007 come editor della Narrativa Italiana in Mondadori, dopo un’esperienza agli Oscar, passa alla Narrativa Straniera dove lavora fino al 2018, quando lascia l’editoria per la Scuola Holden di Torino, di cui è stata direttrice fino a oggi. Dal 2021 ha curato per l’editore Crocetti la collana di narrativa del Mediterraneo. Collabora con riviste e quotidiani occupandosi prevalentemente di letteratura balcanica e est europea. Ha pubblicato romanzi e racconti per diversi editori.
«Tornare al lavoro editoriale è per me motivo di grande entusiasmo – ha commentato – ed è un onore farlo con un editore che ha una storia e un catalogo tra i più prestigiosi e coerenti nel panorama italiano. È un’eredità che intendo valorizzare aprendola a nuove voci e direzioni della letteratura internazionale, con uno sguardo particolare agli autori europei. Ma l’ambizione è soprattutto quella di diventare un nuovo punto di riferimento per gli autori italiani, che possano in Guanda trovare un editore con cui immaginare nuovi progetti letterari ed esplorare insieme nuovi territori».
«Siamo molto contenti di accogliere Federica Manzon nella nostra squadra» ha chiosato Marco Tarò, amministratore delegato della casa editrice. «Con il suo entusiasmo e la sua variegata esperienza in ambito editoriale saprà sicuramente contribuire in maniera importante al progetto editoriale di un marchio storico dell’editoria italiana come Guanda».