«I primi segnali sui risultati dell’anno 2018 dell’industria editoriale libraria evidenziano una sostanziale tenuta del settore nel quadro di un generale rallentamento dell’economia, ma questo non basta: occorrono misure forti per ridare centralità alla lettura nel futuro del Paese». È l’appello lanciato dal presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi al Governo nel corso dell’incontro convocato dal Ministro Bonisoli con l’industria editoriale per discutere delle prospettive del settore.
«Per questo – ha proseguito Levi –
è fondamentale sostenere e allargare la domanda di cultura. I linguaggi ormai sono i più diversi: in molti di questi settori si è già intervenuti. Considerata l’importanza del libro è indispensabile una politica che rafforzi libro e lettura, a partire dalla
conferma della 18app, che si è rivelata uno strumento prezioso, e dalla straordinaria iniziativa di promozione della lettura che, da quattro anni, è
#ioleggoperché. Non chiediamo contributi per gli editori ma
promozione della lettura, sostegno – anche fiscale – a librerie e biblioteche, investimenti per l’innovazione».
«Il libro è un elemento fondamento della società della conoscenza. É uno strumento di cittadinanza. Per questo va riaffermato il suo valore nell’istruzione e nella formazione lungo tutto l’arco della vita, per garantire democrazia e competenze necessarie per lo sviluppo nella società della conoscenza. É una battaglia di civiltà in cui muoversi insieme e davvero con forza».