L’Italia che legge è anche nel 2019, ultimo anno di cui sono disponibili i dati divisi per Regioni, un Paese profondamente diviso, con forti differenze tra Nord e Sud. A livello di produzione, invece, si conferma la leadership della Lombardia dove si concentrano il 20,6% delle case editrici che pubblicano il 42,9% dei titoli e distribuiscono il 57,6% delle copie totali nell’anno di riferimento.

L’Associazione Italiana Editori e il Giornale della libreria hanno pubblicato, sulla base dei dati Istat, la mappa aggiornata dell’Italia della lettura e della produzione editoriale: i dati divisi per Regione sono disponibili qui (in singole schede) e qui (in pacchetto unico).

Per quanto riguarda la produzione, nel Nord Ovest si concentra la larghissima parte della tiratura nazionale (71%) grazie al ruolo predominante di Milano. Al Centro, il 14%. Degli oltre 86 mila titoli pubblicati nel 2019, quasi la metà sono di case editrici con sedi nel Nord Ovest del Paese (47.040) e oltre 16 mila nel Centro.

Nel 2020 i lettori in Italia, secondo la definizione Istat, ovvero chi ha letto almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali dai sei anni in su nell’ultimo anno (AIE calcola i lettori diversamente: ovvero chi ha letto almeno un libro, anche solo in parte, compresi e-book e audiolibri, nell’ultimo anno, nella fascia d’età 15-75), sono il 40%, ancora in calo rispetto all’anno precedente (40,6%) e sotto di quasi sette punti dai massimi del 2010 (46,3%). Il dato è la media tra popolazione maschile e popolazione femminile: nel primo caso i lettori sono il 35,5%, nel secondo le lettrici il 44,3%. Negli ultimi anni la forbice si sta sensibilmente riducendo, ma più per effetto del calo delle lettrici che dell’aumento dei lettori.

Ma veniamo alla ripartizione regionale: nel Nord Est i lettori (maschi e femmine) sono il 48,1%, nel Nord Ovest il 47,6%. Al Centro sono lettori il 42,5%, mentre nelle Isole solo il 29,1% e al Sud il 27,9%. Le differenze sono ancora più marcate se guardiamo ai singoli dati Regionali: sono sopra ai primi tre posti la Valle d’Aosta (52%), il Trentino Alto Adige (51%) e il Friuli Venezia Giulia (48,9%) mentre in fondo alla classifica si trovano Puglia (27,8%) Campania (26,7%), Sicilia (25,9%) e Calabria (25,6%).

Va inoltre sottolineato che al Sud non solo leggono meno persone, ma tra i lettori prevalgono lettori deboli. In particolare: sono lettori deboli il 57,5% dei lettori campani, il 55,7% di quelli siciliani, il 55,3% di quelli calabresi e il 50,6% di quelli pugliesi mentre, al contrario, sono lettori deboli il 37,8% in Valle d’Aosta, il 35,9% in Trentino Alto Adige e il 40,8% in Friuli Venezia Giulia.

L'autore: Samuele Cafasso

Sono nato a Genova e vivo a Milano. Giornalista, già addetto stampa di Marsilio editori e oggi di AIE, ho scritto per Il Secolo XIX, La Stampa, Internazionale, Domani, Pagina99, Wired, Style, Lettera43, The Vision. Ho pubblicato «Figli dell’arcobaleno» per Donzelli editore. Quando non scrivo, leggo. O nuoto.

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