
È stata inaugurata oggi su Wordpress una
petizione per salvare l’edificio che ospita la libreria newyorkese Rizzoli (la potete firmare a questo indirizzo
saverizzoli.wordpress.com). La reazione è arrivata dopo l’annuncio di settimana scorsa da parte dei proprietari che vorrebbero demolire l’edificio per costruire un nuovo grattacielo. Secondo la petizione, il palazzo rappresenta uno degli spazi commerciali più belli degli Stati Uniti, oltre che una delle poche librerie rilevanti dal punto di vista architettonico.
La libreria rimarrà aperta finché non trova un nuovo spazio, e nel frattempo lotta perché la New York Landmarks Preservation Commission nomini l’indirizzo 31 West 57th street come un punto di interesse architettonico della città.
Non è la prima volta che la libreria deve far fronte alle minacce di demolizione: nel 1985 il negozio sulla Fifth Avenue avrebbe dovuto trasferirsi per fare spazio a un nuovo grattacielo progettato da Kohn Pedersen Fox; ne nacque una battaglia per la tutela come edificio storico che venne vinta dai «preservazionisti»: 712 Fifth Avenue è ora un luogo di interesse registrato dalla Landmark Preservation Commission, identificato come un «eccezionale esempio di stile neoclassico francese, che richiama alla mente le case parigine del 18° secolo».
Lo scrittore Jon Michaud ha scritto un tributo alla Rizzoli, nella quale lavorò dal ’91 al ’94, nel blog del New Yoker Page-Turner: «Gli ultimi trent’anni della Rizzoli, passati tutti sulla 57th street, sono un bel record in questi anni convulsi per il commercio nel centro città. Se non altro,
la sua potenziale scomparsa potrebbe ricordarci di valorizzare le belle librerie che il centro ancora ospita. La migrazione delle librerie a Brooklyn o a Jersey City segue lo scorrere della vita letteraria cittadina. Ormai soltanto i fantasmi delle librerie del passato restano in centro a Manhattan».