A 80 km a nord di Lisbona c'è una cittadina di 11 mila abitanti chiamata Óbidos, che è rifiorita grazie all'intervento del più creativo tra i librai portoghesi, José Pinho della libreria Ler Devagar. L'ambizioso progetto, beneficiario di un finanziamento europeo, ha avuto come fulcro la riqualificazione di luoghi dismessi, riconvertiti in librerie dai layout inusuali fortemente legati alle loro destinazioni originali (tra cui si annoverano una chiesa sconsacrata, un mercato ortofrutticolo e una cantina vinicola), a cui si è aggiunta la creazione di librerie specializzate all'interno di realtà culturali o turistiche già attive, ma bisognose di maggiore valorizzazione. A completamento della straordinaria opera che è valsa a Óbidos il titolo di Vila Literaria, conferito nel 2015 dall'Unesco, è stato inoltre lanciato FOLIO - Festival Literário Internacional de Óbidos, di cui dal 22 settembre al 2 ottobre si terrà la II edizione, con un programma ricco di attività. Un ottimo momento, quindi, per visitare la località che, come ci riferisce Pinho, conta già ben 200 mila libri, dislocati tra le sue 11 - a breve 17 - librerie. Nell'attesa vi proponiamo il nostro tour alla scoperta delle più affascinanti realtà presenti nella città letteraria, diventata la 5º destinazione turistica del Portogallo, con oltre un milione e mezzo di visitatori l'anno, provenienti da tutto il mondo.
Tra le librerie indipendenti di Óbidos la Livraria de Santiago è la prima a essere stata aperta, nel 2012, ed è quella che ha fatto maggiormente parlare di sé in quanto creata all'interno di una chiesa sconsacrata, la Iglesia de São Tiago, risalente al XII secolo, ricostruita dopo un terremoto a metà del '700, ma da tempo abbandonata all'incuria. Essendo considerato uno degli edifici più emblematici della città, situato accanto al Castello di Óbidos e un tempo a uso della Famiglia Reale, particolare attenzione è stata posta dall'architetto Rita Zina, curatrice dei lavori, affinché non venisse stravolto il suo aspetto originario. Per tale motivo si è optato per strutture in legno dalle forme ondulate, realizzate su due livelli, che ben si integrano con l'ambiente circostante, su cui spiccano l'altare maggiore e gli absidi laterali rimasti immutati. In quanto generalista, la libreria possiede una grande varietà di titoli per un totale di 40 mila libri, con una particolare attenzione per le novità editoriali portoghesi. La Santiago ospita inoltre numerosi eventi, tra cui proiezioni di film, presentazioni di libri, dibattiti e mostre.
A pochi passi di distanza c'è la Livraria do Mercado, realizzata all'interno di un vecchio mercato ortofrutticolo, di cui conserva tracce evidenti ravvisabili soprattutto nelle cassette della frutta utilizzate come scaffali per i circa 50.000 libri in vendita, che ricoprono interamente le pareti, dal pavimento fino al soffitto. Come ci racconta Ricardo Norte, uno dei responsabili della rete di librerie di Óbidos, le ben mille cassette della frutta presenti sono state un'idea di José Pinho, che scherzando è solito dire «questa libreria ci è costata mille euro perché ogni cassetta vale un euro». Pur non essendo la reale cifra spesa, ciò tuttavia dimostra le innumerevoli possibilità sottese dietro a un uso creativo di materiali di riciclo, con risultati di grande impatto visivo. In linea con la vocazione di dare nuova vita a vecchi oggetti, la libreria si differenzia dalle altre in quanto vende esclusivamente libri rari o fuori catalogo ed è per questo detta dai portoghesi alfarrabista, aggettivo che deriva dal termine alfarrabio ossia «libro antico». Per mantenere una continuità con la sua destinazione originaria, la libreria funge anche da mercato biologico vendendo frutta e verdura a km 0, nonché prodotti gastronomici del territorio.
Appena fuori le mura della città vecchia si trova la Livraria da Adega, aperta negli spazi riqualificati di un'ex cantina vinicola, con cui si è voluto conservare un legame prevedendo, oltre alla vendita di libri, la possibilità di degustare vini locali nella zona adibita a wine bar, che serve inoltre caffè, tè, succhi di frutta, birre e spuntini. Rispetto all'assortimento l'Adega mostra di avere una natura ibrida in quanto possiede sia novità editoriali che libri usati, per un totale di circa 30 mila volumi. Altra particolarità della libreria è la presenza di postazioni di coworking che possono essere affittate a ore, a giornata, settimanalmente o mensilmente, in accordo con le esigenze delle parti interessate. Tale pratica, fondata su una concezione alternativa del lavoro, inteso come laboratorio collaborativo in cui tutti propongono idee e soluzioni per lo sviluppo di nuovi progetti, trova in questa libreria una sede ottimale per realizzarsi.
Degne di nota sono anche le quattro librerie create all'interno di luoghi di cultura già funzionanti, con lo scopo di accrescerne il valore. Ognuna di esse, a seconda della sede che la ospita, è specializzata in un settore: quella del Museu Municipal in storia, quella della Galeria Nova Ogiva in arte e architettura, quella del Centro de Design de Interiores in moda e design, quella del Museu Abílio in illustrazione. A queste si aggiungono una libreria temporanea presso l'Ufficio Postale e altre due librerie aperte all'interno di strutture ricettive al fine di aumentarne l'attrattiva turistica, ossia l'Hotel Rio Do Prado e The Literary Man Óbidos Hotel. Quest'ultimo è particolarmente rilevante poiché accoglie una libreria internazionale di circa 30 mila testi in lingua inglese.
Un discorso a parte merita l'incantevole Histórias com Bicho, libreria realizzata all'interno dell'antica scuola elementare di Óbidos, l'istituto Casais Brancos, non a caso specializzata in letteratura per l'infanzia. Avendo da poco avviato anche un progetto editoriale, con l'apertura della casa editrice per bambini O bicinho de conto, la libreria organizza incontri e mostre per presentare le proprie novità. Tra queste la collana «Livros Duros de Roer», realizzata su carta riciclata e volta a far conoscere ai più piccoli i grandi geni della letteratura. Il primo libro pubblicato non poteva che essere un testo di Fernando Pessoa - «Afinal O Caracol» - illustrato da Mafalda Milhões.
Infine José Pinho ci informa che a settembre, in concomitanza con il Festival Literário, saranno inaugurate sei nuove librerie: una specializzata in letteratura di viaggio che si chiamerà Paragem, una all'interno dell'Óbidos Lounge dedicata all'enogastronomia, una presso il Parque Tecnológico specializzata in fumetti e fantascienza, una all'interno dello Stone Óbidos Hostel, un'alfarrabista che avrà il nome di Casa dos Bons Malandros e una grande generalista con circa 70 mila libri che si chiamerà Labirinto. Sarà proprio quest'ultima, situata negli spazi riqualificati di Praça da Criatividade - all'ingresso del borgo medievale - a dare il benvenuto ai centinaia di autori, editori, librai e lettori che si recheranno a Óbidos per il suo Festival.
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Laureata in Lettere con specialistica in Editoria e giornalismo, ho lavorato come redattrice per case editrici e periodici. Mi occupo di promozione culturale, collaborando con associazioni ed enti di cultura. Tra i miei interessi, i nuovi trend dell'industria libraria.
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