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Librerie

Muri che diventano ponti: apre a Milano Antigone, libreria indipendente lgbtqi

di Elena Refraschini notizia del 21 giugno 2016

Attenzione, controllare i dati.

Milano avrà presto una nuova libreria indipendente: Antigone, in zona Porta Venezia, a pochi passi dal cuore del quartiere gay meneghino. Un nome appropriato, simbolo di fierezza, per una libreria lgbtqi dal progetto culturale e politico ben chiaro.
Non sono stati certo anni facili per le attività commerciali dall’impronta lgbt. La storica Babele, che aveva aperto i battenti in piazzale Cadorna nel lontano 1987, non aveva trovato degni eredi a Milano, quando ha chiuso definitivamente nel 2012.
Siamo andati a trovare Mauro e Veronica, i due giovani proprietari (25 e 28 anni), qualche giorno prima dell’inaugurazione ufficiale che si terrà giovedì 23 giugno, durante la Pride Week. Già dal primo giorno di apertura, nonostante stessero ancora arrivando scatoloni carichi di libri da sistemare, abbiamo potuto apprezzare una profondità di catalogo non comune, e la precisa volontà di proporsi non solo come libreria ma come centro culturale e d’aggregazione, luogo d’incontro, conoscenza e dialogo. Chi varcherà la soglia della libreria troverà narrativa, libri per bambini, graphic novel, riviste specializzate (tra cui alcuni numeri, solo per consultazione, di Babilonia), testi dedicati alla sessualità, all’affettività, alla storia del movimento femminista, oltre alla migliore saggistica (nazionale e non) su tematiche di grande attualità come l’omogenitorialità o i gender e queer studies.  Abbiamo fatto qualche domanda a Mauro, il titolare.


Chi c'è dietro l’iniziativa?
Dietro Antigone ci siamo io e Veronica, 25 e 28 anni, entrambi da anni impegnati in ambiti sociali e nell’attivismo lgbtq e femminista. L’idea di questo progetto ce l’avevo in testa da questa estate, ma solo a gennaio ho deciso di strutturarla in maniera sensata e di partire. Ho coinvolto Veronica e insieme abbiamo iniziato. Sappiamo entrambi delle difficoltà che l’economia in generale e l’editoria in particolare attraversa in questo periodo, dunque abbiamo cercato di fare il tutto in maniera sensata e con margini di «salvagente» per qualsiasi cosa. Una libreria specializzata in questo settore a Milano mancava, ne avevamo bisogno prima di tutto e soprattutto noi, ma credo anche molt* altri.

Chi lavora con voi?
Siamo io e Veronica, anche se in molt* ci hanno dato una mano per realizzare il progetto: amici e amiche dei collettivi e delle associazioni hanno messo a disposizione capacità e tempo per aiutarci a realizzare ognuno un pezzo del progetto. Un ringraziamento particolare va ai lavoratori e alle lavoratrici della fabbrica recuperata e autogestita di RiMaflow; grazie a loro abbiamo arredato buona parte della libreria utilizzando materiali recuperati e di riciclo; il loro è un progetto ambizioso, come il nostro, ed era giusto sostenerli come potevamo.

Parliamo del vostro catalogo: su quali settori o tematiche vi concentrate?
Il catalogo è in continua espansione
, ma ogni titolo è scelto con cura e attenzione. Non abbiamo solo saggistica, ma titoli che spaziano dalla narrativa, ai graphic novel, ai testi per bambine e bambini, e dietro ogni titolo c’è una ricerca attenta (facilitata ovviamente anche dai consigli di molt*), per cui nulla è lasciato al caso. Questo è dettato appunto dal criterio che abbiamo deciso di seguire: trovare diversi strumenti di diverse aree di studio e/o di scrittura che rappresentino uno strumento utile per cogliere genere, orientamenti sessuali e identità. La narrativa è la sezione che più ci impegna tempo. Non perché non ci siano testi con contenuti lgbtq e femminili, anzi, ma perché c’è una zona d’ombra interessante, che concerne testi non a tematica prettamente lgbt o femminili, ma che con queste tematiche hanno a che vedere; ci vuole pazienza, un po’ di ore di lettura delle recensioni e soprattutto tanto ascolto delle richieste dei clienti.


Abbiamo notato la presenza tra i vostri scaffali di piccoli e piccolissimi editori: ci sono progetti editoriali che vi stanno particolarmente a cuore e che promuoverete nel vostro spazio?
Abbiamo un forte legame con la casa editrice romana Alegre, la stessa che ha edito la seconda collana de «I Quaderni Viola», ma che rimane impegnata comunque in ricerche socio-politiche ampie e di narrativa controculturale. Ci sono poi alcune case editrici che lavorano con molta cura sulle tematiche che abbiamo a cuore e con loro stiamo instaurando dei bei rapporti. Penso, ad esempio, alla casa editrice mammeonline, impegnata nella pubblicazione di testi per bambin* contro stereotipi, bullismo, discriminazioni di genere o a RenBooks, specializzata in fumetti lgbtq.

In libreria c'è spazio per diverse associazioni e iniziative culturali. In che modo la vostra libreria sarà anche un centro culturale?
Abbiamo già avuto alcune richieste di utilizzo dello spazio e proposte per future presentazioni di testi e progetti, e questo ci ha riempit* di gioia. Stiamo ragionando su cicli di incontri e laboratori per le scuole da fare dal prossimo autunno, così come ci piacerebbe poter avere la possibilità di avere delle aperture serali per permettere davvero a tutt* di venire a trovarci. È ancora tutto un work in progress.

Un'ultima domanda: un libro che non può mancare in una libreria come la vostra, e una chicca che potremmo trovare solo da voi.
Un libro che non potrà mai mancare e che trovate solo da noi è Elementi di critica omosessuale, prima edizione Einaudi, esposto in bella vista (ma non in vendita), quasi come «monito» perché nessuno dimentichi un periodo fondamentale della nostra storia. Una chicca interessante, questa in vendita, arrivata ieri dall’Olanda, è Warped. Gay Normality and Queer Anticapitalism di Peter Drucker, un saggio che riporta interessanti ricerche e analisi molto attente circa i modelli di omosessualità normale accettati nei Paesi occidentali e utilizzati per narrazioni razziste e anti-migratorie, e quali modelli rimangono invece ancora esclusi dall’accettazione.

Augurando un grande in bocca al lupo a Mauro e Veronica, vi ricordiamo che l’inaugurazione ufficiale sarà giovedì 23 giugno alle ore 17 in via Kramer 20. Alle 19 i saluti di Porpora Marcasciano, presidente M.I.T. di Bologna, e Lidia Cirillo, curatrice della collana femminista  «I Quaderni Viola».

L'autore: Elena Refraschini

Dopo aver vissuto negli Stati Uniti e in Cina mi sono stabilita a Milano. Se non ho tra le mani un libro (e tre in borsa), sono rannicchiata vicino al finestrino di un treno a lunga percorrenza, armata di diario e macchina fotografica. Lavoro nell'editoria e nella scuola, e dal 2010 mi occupo per il Giornale della libreria di storie di libri e librerie nel mondo.

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