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Librerie

Manualistica di salute: «l'auto-cura passa dai libri». Intervista al Gruppo editoriale Macro

di G. Pepi notizia del 15 febbraio 2013

Curarsi è bene, pensarci da soli è meglio. Proprio come per il calcio, anche per quanto riguarda la salute, è un vezzo tutto nazionale quello di credere fermamente che la propria conoscenza dell'argomento sia superiore a quella di chi esercita nel campo per mestiere.
Non stupisce dunque che il successo dei titoli legati alla salute e alla cura psicofisica della persona sia, nel nostro Paese, in costante crescita. Medicine alternative, omeopatia, pet therapy, metamedicina, pranayama, aromaterapia ma anche diete, metodi per smettere di fumare e assistenza infermieristica domestica sono solo alcuni dei settori su cui si concentra l'attenzione editoriale.
Abbiamo chiesto un parere su questo trend in crescita a Giorgio Gustavo Rosso, editore e presidente del Gruppo editoriale Macro

Gli italiani tendono sempre di più ad auto medicarsi e quindi a rivolgersi alla manualistica di salute e benessere per trovare spunti e consigli. Come interpretate questa tendenza?
Trovo che sia pienamente condivisibile: viviamo un periodo storico in cui si cerca di eliminare l’intermediazione in tutti i campi, e abbreviare la filiera. Nel campo della salute, vista l’evidenza del conflitto d’interesse tra gli industriali della malattia e la nostra salute, risulta necessario imparare ad osservarsi, comprendere le cause di disturbi e patologie e scegliere soluzioni che aiutano senza provocare danni maggiori. Ciò che siamo abituati a chiamare malattia appare con sempre maggior evidenza un percorso di guarigione. Se riconosciamo che i sintomi non sono malattia ma come alcuni la chiamano «benattia», allora si capovolge il modo di pensare e di agire, e si rende necessario un approccio completamente diverso rispetto alla soppressione dei sintomi che caratterizza la medicina ufficiale e anche molte altre offerte curative.
Curarsi con le erbe, guarire con la natura, sperimentare medicine dolci, alternative, omeopatiche, parallele sono pratiche diffuse oggi a molti livelli della società. Chi non è mai entrato almeno una volta in una delle tante erboristerie disseminate nelle nostre città? Chi non ha mai almeno sentito parlare di agopuntori e pranoterapeuti? Questa tendenza in atto delle nuove medicine, la curiosità verso la corrente «verde» è uno spunto importante per riflettere sulle caratteristiche sociali, culturali, simboliche della malattia.
E sui reali bisogni della nostra società. Chi sono in effetti i malati che si avvicinano alle terapie «altre»? Che cosa cambia nella loro visione della malattia, dei farmaci, della cura, della salute? Le terapie naturali offrono la possibilità di ascoltare e dialogare con il proprio corpo al fine di riconoscerne i segnali prima che questi diventino malattia; comprendere lo stress e il modo per superarlo. Sino ad arrivare a indicare strumenti per l’applicazione e l’utilizzo di queste conoscenze. 
 
Il vostro catalogo offre anche spunti «alternativi» rispetto alla medicina tradizionale, come mai questa scelta?
I libri che proponiamo sono pensati per rendere le persone in grado di capire come funziona il loro organismo e poi, una volta che hanno approfondito le loro conoscenze, possono decidere consapevolmente il percorso più adatto per loro. 
La medicina ufficiale produce più danni che benefici, perché più malati ci sono e più profitti ci sono. Le industrie e gli ospedali rimarrebbero senza lavoro se tutti stessimo bene. E quindi si propongono terapie e farmaci che invece di aiutare a intraprendere un percorso di guarigione, bloccano i sintomi e tendono a trasformare l’umanità in tanti malati cronici più o meno gravi, farmacodipendenti a vita. 
 
A quale tipo di pubblico vi rivolgete?
Medio e medio alto, sia dal punto di vista culturale che economico, sempre più ampio e variegato. 

E per quanto riguarda il self help?
I titoli a catalogo interpretano bene la nostra filosofia editoriale.Li selezioniamo sempre rispetto all’obiettivo di rendere il lettore il più possibile autosufficiente. Stanno ricevendo una buona accoglienza, ma la concorrenza in questo filone è veramente elevata e agguerrita.

La manualistica di salute e benessere sempre più spesso si trova anche fuori dalla libreria. Siete distribuiti anche nelle farmacie/negozi specializzati?
La libreria spesso non offre spazio sufficiente a questi temi che invece incontrano un grande interesse da parte del pubblico. Come conseguenza emergono altri spazi che trovano conveniente proporre questi manuali. Noi siamo presenti soprattutto nei negozi e supermercati di alimentazione naturale, che sono stati e rimangono nostri amici e collaboratori fin dalla nostra nascita nel 1987.

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