Prosegue il nostro viaggio tra le librerie indipendenti americane. Dopo aver sentito i pareri e le esperienze di diverse librerie sulla costa occidentale (Book Passage, Green Apple, Powell Books) e in Colorado (Boulder), ci spostiamo a Washington, DC.
Politics&Prose è un fulcro della vita culturale cittadina, e lo staff è celebre per la propria preparazione e attenzione al cliente (i nuovi proprietari, Graham e Muscatine, sono stati nominati da «GQ» tra le 50 persone più influenti a Washington e la libreria è stata definita «uno spazio sacro per la Washington liberale»). Gli eventi, che spesso sono trasmessi in diretta in televisione, hanno ospitato in passato nomi del calibro di Bill e Hillary Clinton, Barack Obama, J.K. Rowling e Salman Rushdie. Obama stesso, in occasione dello Small Business Saturday, che si tiene il sabato successivo al giorno del Ringraziamento e spinge gli americani a fare i propri acquisti presso i negozi indipendenti (in contrasto con il Black Friday e il Cyber Monday, che invece incoraggiano nello stesso periodo rispettivamente lo shopping nei centri commerciali e quello online), ha acquistato libri qui insieme alle figlie.
Parliamo della libreria con Mark Laframboise, il suo book buyer.
In che modo P&Ps ha creato la propria comunità?
Quando Carla Cohen fondò il negozio 30 anni fa, immaginava un posto dove la comunità potesse incontrarsi per condividere idee, ascoltare gli autori e conoscersi grazie ai libri. Abbiamo sviluppato ulteriormente quest’idea negli ultimi anni offrendo più club del libro, più corsi, più viaggi (tour a piedi a Washington, ma anche viaggi in California, Francia e Italia). Oggi ci sono così tanti stimoli e così tanti modi per procurarsi libri, che è ancora più importante offrire un servizio eccellente e diversificato. Inoltre, il fatto di avere delle entrate costanti che non dipendono dalla vendita di libri ci aiuta, e così le persone si sentono più legate alla libreria.
Secondo voi, l'essere parte di una rete è importante nella vita di una libreria indipendente?
Certamente. Facciamo parte di organizzazioni federali (l’Aba si è dedicata per esempio alla questione dell’Iva e organizza il Winter Institute o l’Independent Bookstore Day). La Naiba (New Atlantic Independent Booksellers Assoc.) è il nostro gruppo regionale che organizza corsi di formazione ed eventi. Tutte sono importanti, sia in modi tangibili che intangibili.
Dopo aver vissuto negli Stati Uniti e in Cina mi sono stabilita a Milano. Se non ho tra le mani un libro (e tre in borsa), sono rannicchiata vicino al finestrino di un treno a lunga percorrenza, armata di diario e macchina fotografica. Lavoro nell'editoria e nella scuola, e dal 2010 mi occupo per il Giornale della libreria di storie di libri e librerie nel mondo.
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