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Librerie

Google termina la collaborazione con le librerie indipendenti

di E. Refraschini notizia del 9 aprile 2012

Proprio mentre il Giornale della Libreria di aprile (nel quale trova spazio un ampio articolo dedicato agli ultimi rivolgimenti tra Google e i librai indipendenti) andava in stampa, Google ha annunciato che termina definitivamente la propria collaborazione con Aba - American bookseller association e i librai indipendenti americani.
Dopo varie mosse e ripensamenti a febbraio, sembra che la decisione sia ora irrevocabile: con una mossa volta al consolidamento industriale, infatti, il gigante di Mountain View a partire dal 31 gennaio 2013 venderà i propri e-book soltanto attraverso il proprio store Google Play, che vorrebbe diventare concorrente versione Android dell’Apple Store.
Si legge sul blog ufficiale di Google e-books: «Il programma rivenditori non ha avuto il successo che speravamo presso i clienti finali e i negozi, quindi abbiamo preso la difficile decisione di terminarlo. Questo cambiamento ci aiuterà a concentrarci sull’offerta della migliore esperienza e-book possibile. I libri continueranno ad essere un pilastro di contenuti importante insieme alle app, alla musica e ai film nel negozio Google Play. E – indipendentemente da dove li abbiano comprati – i clienti potranno sempre leggere i loro e-book via Web, cellulare, tablet e e-reader compatibili». Indipendentemente da dove li abbiano comprati: i librai indipendenti, dunque, sono tagliati fuori dalla catena.
Oren Teicher, direttore dell’Aba, ha inviato una lettera a tutti i librai membri comunicando loro che «siamo a dir poco delusi dalla decisione di Google», ma che «prima che riparta il nuovo programma, siamo sicuri che avremo trovato nuove soluzioni e nuovi range di prodotti da offrire ai clienti di IndieCommerce» (qui si può leggere la lettera completa). Le librerie indipendenti, in effetti, prima della partnership con Google vendevano già e-book dai loro siti tramite una collaborazione con Ingram, che offriva loro però condizioni meno vantaggiose.
Questa decisione potrebbe ironicamente aprire uno spiraglio a Barnes&Noble, che al Digital Book World di gennaio si era dichiarato interessato a collaborare con le librerie indipendenti per portare «più e-book a più lettori», e che si è recentemente espanso in Europa attraverso un’azienda basata in Germania. Tra l’altro, il Nook viene già venduto nei negozi della catena Books-A-Million.

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