Due settimane fa, senza preavviso, Google ha smesso di accettare candidature di affiliazione al programma Google Ebooks. Questo programma permette ai librai che non utilizzano la piattaforma e-commerce IndieCommerce di vendere e-book di Google direttamente dal proprio sito. IndieCommerce è la piattaforma per il commercio on line creata dall'Aba (American bookseller association), attraverso la quale, dopo un accordo con il gigante dell'informazione, gli associati possono vendere e-book di Google ricavandone una percentuale. La notizia aveva fatto scalpore, perché significava che anche i librai indipendenti potevano entrare nel mercato digitale e, soprattutto, Google sembrava stare dalla loro parte (sostenendo, anche, un formato aperto come l'ePub, al contrario di Amazon). Con il programma Google Affiliate (indipendente dall'accordo con l'Aba) anche il libraio non associato poteva fare la propria piccola parte nel digitale, senza pretendere, però, di scalfire i colossi del mercato.
Per ora, risulta che due librerie del New England non hanno potuto iscriversi. Geddy Lee, responsabile della sezione FAQ di Google Ebooks, ha scritto soltanto che attualmente Google non accetta più nuove candidature, specificando in un'altra sede che l'azienda non ha ancora intenzione di fornire ulteriori informazioni sull'argomento.
Un recente cambiamento al programma aveva investito i pagamenti: in origine, le librerie venivano remunerate di 10 dollari ogni volta che raggiungevano quella cifra in vendite di e-book targati Google; quella cifra è successivamente stata portata a 100 dollari.
Può essere che Google stia cercando di restringere le possibilità di affiliazione al proprio programma? Forse i costi di gestione dei pagamenti non sono sufficienti al proficuo mantenimento del progetto, almeno nei termini in cui è stabilito ora? Non ci resta che attendere. Senza dimenticare che la fetta della “torta digitale” occupata da Google risulta essere meno del 6%: una quota incomparabile rispetto a quelle di Amazon, B&N e Apple.