Mentre in Italia il dibattito sul prezzo del libro va avanti da tempo, in Francia, paese storicamente attento alle nuove tecnologie e alla loro diffusione, la legge sul prezzo degli e-book è oramai a un passo dalla ratifica.
Se la Camera approverà il testo già votato all'unanimità dal Parlamento - approvazione che appare per la verità abbastanza scontata – gli editori d'oltralpe, di fatto, saranno legittimati a fissare il prezzo di vendita per le pubblicazioni digitali, proprio come già accade grazie alla legge Lang per i libri cartacei. I rivenditori on line dovranno quindi commercializzare gli e-book al prezzo proposto dagli editori e potendo offrire alla propria clientela sconti limitati rispetto a questo.
Il provvedimento, inoltre, venendo applicato a tutti gli operatori del mercato digitale che offrono contenuti sul territorio francese, avrà come diretta conseguenza l'uniformazione dell'offerta delle piattaforme francesi e straniere, inibendo così la politica di vendita sottocosto e di sconto selvaggio tipica dei grandi retailer come Amazon.
Sebbene nato con il chiaro intento di proteggere l'editoria nazionale, l'interventismo statale francese non è ben visto in Europa. Grava infatti sulla legge in via di approvazione il sospetto di anti concorrenzialità per alcuni dei capi in essa contenuti. Un sospetto che è stato manifestato a più riprese dall'Unione Europea che appena qualche mese fa, si era fatta promotrice di una serie di controlli a tappeto nelle sedi di alcune case editrici francesi, accusate di cartello sul prezzo degli e-book.