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Librerie

Atene, capitale del libro 2018, cerca di risollevare la sorte delle proprie librerie

di Camilla Pelizzoli notizia del 27 settembre 2016

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­Che la situazione economica e politica greca non sia al proprio meglio è, come si suol dire, un eufemismo. Eppure l’importanza della Grecia a livello culturale (e non soltanto storicamente parlando) rimane forte, tanto che l’UNESCO ha deciso di proclamare Atene Capitale mondiale del libro per il 2018.

La nomina, ufficializzata dalla Direttrice generale dell’UNESCO Irina Bokova, è stata fatta anche su raccomandazione del Comitato consultivo del programma, composto da rappresentanti delle Nazioni unite, dall’International Publishers Association e dall’International Federation of Library Associations and Institutions, che sono partiti da un numero di candidature molto elevato (record, secondo quanto comunicato dall’UNESCO).

Atene è stata scelta per «la qualità delle sue attività, supportate dall’intera industria del libro. Il programma proposto include incontri con scrittori, traduttori e illustratori, concerti, esibizioni tematiche, reading di poesie e laboratori per i professionisti dell’editoria»: un’iniziativa che si presenta subito come rivolta a tutti, lettori e professionisti, e densa di eventi per tutti i gusti. Non manca anche l’attenzione ai problemi sociali che affliggono in questo momento la capitale greca: «lo scopo del programma» conferma il comunicato UNESCO «è di rendere i libri accessibili all’intera popolazione cittadina, inclusi i migranti e i rifugiati».
L’impegno prenderà ufficialmente avvio il 23 aprile 2018 – scelto come Giornata mondiale del libro e del copyright – e proseguirà poi per tutto l'anno, promuovendo la lettura e la cultura editoriale.

Non si può che sperare che questa nomina porti effettivamente ai risultati sperati, perché nel frattempo le librerie ateniesi – tanto indipendenti quanto di catena – stanno passando uno dei momenti più difficili della loro storia recente: un esempio per tutti, la chiusura dell’ultima libreria Eleftheroudakis, dopo 118 anni di attività. L’ultimo punto vendita, che era ancora il più grande della città ed era aperto da 21 anni nel centro cittadino, chiuderà ufficialmente il 30 settembre.

Il fatturato della catena è passato dai 24 milioni di euro del 2008 al mezzo milione dello scorso anno, secondo quanto riportato da Sofia Eleftheroudakis, nipote del fondatore e libraia: cifre che riflettono la situazione economica greca nel suo complesso e che fanno comprendere le difficoltà del settore.
Uno dei problemi principali è stato il rincaro degli affitti, che saliva di anno in anno del 10%, ha rivelato sempre Sofia Eleftheroudaki a The Bookseller; inoltre, le proteste e le dimostrazioni portate avanti nel centro della città, a volte «più d’una nello stesso giorno nella stessa via», hanno procurato danno agli immobili e dissuaso molti clienti dall’andare in giro per Atene. «Il nostro punto vendita principale contava per più del 50% della nostra attività di rivendita, quindi è stato un colpo tremendo per noi».

Tuttavia, la famiglia Eleftheroudakis non ha intenzione di arrendersi, e si propone di continuare – anche se in maniera diversa – a commerciare libri.

Innanzitutto, come comunicato sulla loro pagina Facebook, la vita della catena proseguirà online. Il sito books.gr, già attivo da qualche anno, diventerà la piattaforma centrale da cui far ripartire l’attività. «L’involucro è cambiato, ma non il contenuto» ha scritto la famiglia in un post, portando come esempio altri media come la musica e il cinema. E sul futuro del libro, si propongono di scoprire le sue future sedi «insieme [ai lettori], quando sarà il momento».

L’idea è senz’altro di tornare attivi anche sul piano fisico, ma con una certezza: non aprirà «fino a quando nel nostro Paese non ci sarà un ambiente positivo e stabile per lo sviluppo economico».
Sulle modalità e le caratteristiche del nuovo progetto, invece, aleggia ancora il mistero; Sofia Eleftheroudakis, sempre a The Bookseller, parla di un «nuovo format» ancora da rivelare, «pensato per funzionare come un processo: un ricordo dal passato e un centro per l’apprendimento per il futuro».

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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