
Se il
settlement, l'accordo,
fra Apple e gli editori avrà un vincitore sembra proprio che sarà il
consumatore.
Un giudice federale ha deciso infatti che i tre editori che hanno accettato il patteggiamento,
HarperCollins, Simon & Schuster e Hachette, dovranno lasciare i distributori di libri digitali, come Amazon, Google e Apple,
più liberi di stabilire i prezzi per i libri digitali.
Decisione che significa una sola cosa:
presto i prezzi degli e-book scenderanno.
L’intesa permetterà quindi a rivenditori di
vendere e-book a prezzo scontato per due anni.
La prima conseguenza del verdetto, secondo il
Wall Street Journal, sarà l'avvio di
una politica degli sconti più aggressiva a partire proprio da Amazon, principale libreria della rete e vero beneficiario del processo che, prima dell'entrata in vigore dell'accordo deteneva il 90% del mercato dei libri digitali anche grazie alla sua politica di
vendita sotto costo.
Come è noto, la vicenda giudiziaria ha origine lo scorso dicembre, quando il dipartimento di giustizia Usa (Doj) ha avviato una causa civile nei confronti di HarperCollins, Simon &
Schuster e Hachette, oltre a Penguin e MacMillan accusati di essersi accordati con Apple per
fissare il prezzo di vendita dei propri titoli su iBookstore, mantenendo innaturlmente alti i prezzi sui libri digitali.
Mentre HarperCollins, Simon & Schuster e Hachette hanno deciso di trattare col dipartimento di giustizia americano, Penguin e MacMillan, assieme a Apple, hanno deciso di proseguire nel procedimento che li vede al banco degli imputati.