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Librerie

A Bologna la libreria Attraverso accoglie i bambini durante il maltempo

di Redazione notizia del 19 marzo 2025

Una libreria nel cuore di Bologna, in via Santo Stefano, è diventata per un giorno un «rifugio» per bambine e bambini.

Venerdì scorso, quando a causa dell’allerta meteo le lezioni sono state sospese nelle scuole di ogni ordine e grado, Letizia Carlucci e Viviana Veneruso della libreria Attraverso si sono messe a disposizione per ospitare tra i propri scaffali bambine e bambini rimasti a casa da scuola, mentre i genitori erano al lavoro. L’idea non è nuova: anche a maggio 2023 e a ottobre 2024, durante le alluvioni, la libreria aveva aperto le proprie porte ai genitori in difficoltà.
«A causa dell’allerta meteo e della chiusura preventiva delle scuole, la libreria è a disposizione delle famiglie che hanno difficoltà a organizzarsi. Ospitiamo gratuitamente bambine, bambini, ragazze e ragazzi, mettendo a disposizione spazio, giochi e letture» hanno scritto sulla pagina Facebook della libreria.

A rispondere, grazie anche al passaparola tra maestre e maestri, circa una ventina di famiglie che hanno portato in libreria i propri bambini e bambine, dai 2 ai 9 anni, permettendo loro di trascorrere una giornata speciale sfogliando albi, ascoltando letture, mangiando e giocando insieme.
«È il nostro modo di dare una mano. Qualcuno degli ospiti non lo avevamo mai visto, altri sono clienti abituali. Sono stati tutti più che benvenuti e lo rifaremo se ci sarà necessità» hanno raccontato a Repubblica le libraie. «Li abbiamo lasciati liberi di organizzarsi. Una bambina ha preso La zuppa pirata di Neil Gaiman, che conosceva già, invitando gli altri a mettere in musica la filastrocca del libro. Un altro ha pescato Quei dannati sette capretti di Sebastian Meschenmoser inventando una sorta di caccia al tesoro tra le pagine per gli amici. Noi abbiamo letto ad alta voce pagine scelte da loro. Un bimbo ha raccontato dei nonni alluvionati in Romagna, sono tutti molto consapevoli della crisi climatica, specie i più grandi».

E la libreria si è trasformata in una sorta di asilo o scuola per un giorno. D’altronde, come hanno ricordato le librarie sui propri canali social, «le librerie indipendenti stanno sempre più assumendo la connotazione di casa di comunità: un punto di riferimento dove l’incontro tra persone differenti si genera attraverso l’esercizio della parola. Perché leggere è cultura. Cultura è civiltà. Civiltà è sostegno reciproco».

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