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Lettura

Verrà presentata a BookCity l’indagine AIE sulla lettura e l’acquisto di libri a Milano

di Redazione notizia del 26 ottobre 2021

In tempo per il suo decimo compleanno, BookCity Milano torna quest’anno in presenza, dal 17 al 21 novembre. Dopo la programmazione esclusivamente digitale del 2020 – e superata la fase più acuta della pandemia – la manifestazione si terrà di nuovo in città, ad animare le librerie, i teatri, gli auditorium, le università e le biblioteche. «Torniamo in presenza per guardare al futuro, scegliendo come tema portante la parola Dopo» si legge nel materiale stampa della conferenza di presentazione, che si è svolta oggi al Piccolo Teatro Grassi.
 
Il primo evento dal vivo della settimana di BookCity sarà un incontro sul valore della lettura che ruota attorno a un’indagine realizzata dall’Associazione Italiana Editori, da quest’anno tra i promotori della manifestazione. Lo studio, che analizza la lettura e l’acquisto di libri nel capoluogo lombardo, verrà presentato il prossimo 15 novembre alle 10.30 alla Cariplo Factory, in via Bergognone 34.
 
«Quello che presenteremo è un unicum a livello italiano e probabilmente europeo» ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi in occasione della conferenza di lancio di questa mattina. «Con questa indagine, la prima ad analizzare i comportamenti di lettura e acquisto su uno specifico territorio cittadino, diamo un contributo a BookCity Milano, di cui siamo partner, e alla riflessione cittadina sul ruolo della cultura nell’economia e nella società milanese».
 
«Impegnandoci a contribuire per la nostra parte – continua Levi – vorremmo proporre la possibilità di allargare l’area di indagine all’Area metropolitana e ampliare gli obiettivi della ricerca per comprendere le altre domande e consumi culturali, coinvolgendo, in questo progetto, altri soggetti capaci di fornire i dati dei consumi dei settori da loro rappresentati (musica, cinema, teatro, ecc.) e altri finanziatori quali industrie culturali, fondazioni, sistemi bibliotecari, università, soggetti pubblici e privati. Quello a cui pensiamo è un Osservatorio permanente sui consumi culturali nel Comune di Milano e dell’Area metropolitana».

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