Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Lettura

Spagna: nel 2019 continua la crescita della lettura di libri

di Antonio Lolli notizia del 27 febbraio 2020

È cresciuta anche nel 2019 la propensione alla lettura in Spagna. Il 68,5% degli spagnoli di età superiore ai 14 anni ha dichiarato di aver letto un libro «almeno una volta al trimestre», contro il 67,2% del 2018 e in crescita dell’8,2% rispetto al 2010. Questa percentuale comprende sia la lettura nel tempo libero, sia quella per fini di studio o di lavoro.
Se si considerano soltanto le persone che dichiarano di leggere libri per svago nel tempo libero si registra un valore del 62,2% e una situazione pressoché stabile rispetto al 2018 (61,8%). Prendendo però come riferimento il 2010, si può osservare che questa percentuale era pari al 57%.

Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Barómetro de Hábitos de Lectura y Compra de Libros en España 2019 elaborato dalla Federación de Gremios de Editores de España, con il patrocinio della Direzione generale delle politiche e delle industrie culturali e del libro del Ministero dell’educazione, della cultura e dello sport.

L’indagine analizza i comportamenti di lettura degli spagnoli dalle principali prospettive: a seconda delle tipologie di prodotto (non solo libri, ma anche quotidiani, magazine, blog e forum online), dei formati (sia cartacei sia digitali) e delle caratteristiche dei lettori (distribuzione geografica, fasce d’età, sesso).

Per quanto riguarda la lettura di libri, negli ultimi anni si è assistito a una crescita progressiva della propensione alla lettura, dal 63,0% del 2012 al 65,8% del 2017, fino alla percentuale del 68,5% dell’anno scorso. Parallelamente si è registrato un calo della lettura di quotidiani e periodici di informazione (dal 79,4% del 2012 al 74,6% del 2017 fino al 71,4% del 2019) e di magazine (dal 47,6% del 2012 al 41,2%, del 2017 e al 30,9% del 2019). In controtendenza la lettura di fumetti che, dopo i cali progressivi degli ultimi anni (dal 13,2% del 2012 al 2018), nel 2019 è tornata a crescere arrivando al 10,5%. Com’era facilmente ipotizzabile, è continuata ad aumentare la lettura su blog e forum online, che dal 46,9% del 2012 è passata al 49,5% nel 2017 e al 60,2% nel 2019.

Il tasso di lettura in crescita è un segnale incoraggiante che però non comporta una variazione significativa di posizionamento nella classifica della propensione alla lettura a livello internazionale. La Spagna, come l’Italia, si trova infatti nella parte inferiore di questa speciale classifica, ben lontana dalle percentuali rilevate in Norvegia, Francia o Regno Unito. Un aspetto correlato alle basse percentuali di lettura di Spagna e Italia – com'è sottolineato in Sfida al futuro, il volume realizzato dall’Ufficio studi di AIE in occasione dei 150 anni dell’Associazione – è l’alto tasso di abbandoni degli studi che caratterizza entrambi i Paesi: il 14,5% degli studenti italiani e il 17,9% degli spagnoli termina il proprio percorso scolastico dopo il primo ciclo della scuola secondaria.




Ma qual è l’identikit del lettore abituale in Spagna? È donna, laureata, con circa 55 anni di età e residente in città.
Come avviene nella maggior parte dei Paesi, anche in Spagna sono proprio le donne a essere in media più appassionate alla lettura di libri nel tempo libero, con una differenza rispetto agli uomini che è ulteriormente aumentata di un punto percentuale rispetto al 2018: il 68,3% ha letto nel 2019, contro il 56% degli uomini. Nel 2018 queste percentuali erano rispettivamente del 67,2% e del 56,2%. Il divario tra le abitudini di lettura di donne e uomini è più marcata nelle fasce di età 55-64 anni e 35-44 anni, in cui le donne che leggono libri sono rispettivamente il 77,5% e 72,9% mentre gli uomini il 48,4% e 55,5%.

Una sorpresa rispetto all’edizione precedente è proprio l’alta percentuale di lettrici nella fascia di età 55-64 anni (77,5%), praticamente analoga a quella della fascia 14-24 anni (77,8%). Se si considerano i corrispondenti valori relativi al 2018, si può osservare una differenza molto più marcata, con percentuali rispettivamente del 65,8% e del 78,8%. Per quanto riguarda i lettori maschi, la lettura è invece ancora un’attività più frequente nelle fasce più giovani che tende a calare progressivamente nel corso degli anni. Legge infatti il 68,7% nella fascia 14-24 anni per poi arrivare al 48,3% tra gli uomini con più di 65 anni.




Un risultato che si conferma rispetto alla precedente rilevazione è quello relativo alla maggiore interesse per la lettura di bambini e adolescenti. Quasi il 100% dei ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni e il 93,4% dei giovani tra i 15 e i 18 anni sono infatti lettori di libri. Sono entrambi valori in crescita rispetto al 99,3% e al 91,6% del 2018.

Come già accennato, il livello di istruzione influisce sensibilmente sulle abitudini di lettura. Si dichiara lettore l’83,3% della popolazione laureata: una percentuale ben superiore alla media e in aumento rispetto all’80,7% del 2017 e all’82,8% del 2018. Dall’altro lato però si è assistito a un incremento della lettura anche nelle fasce caratterizzate da più bassi livelli di istruzione.

Se si considera la distribuzione geografica, la lettura nel tempo libero è un’attività più diffusa a Madrid (72,8% della popolazione), nei Paesi Baschi (65,6%) e in Navarra (65,2%), mentre le regioni in cui si legge meno sono quelle più meridionali: Isole Canarie (57,1%), Andalusia (57,0%) ed Estremadura (52,2%).

Nel 2019 si è confermata inoltre la crescita della lettura in digitale. È il 29,9% della popolazione a leggere almeno una volta ogni tre mesi su supporti digitali, contro il 28,7% del 2018. Per evidenziare il grande sviluppo di questi formati basta osservare che nel 2010 questa percentuale era del 5,3% e nel 2011 del 6,8%.

Nell’edizione 2018 del Barómetro de Hábitos de Lectura y Compra de Libros en España era stata data infine una prima stima della fruizione di audiolibri nel Paese. I dati mostravano che il 2,5% della popolazione con più di 14 anni aveva ascoltato audiolibri «con frequenza almeno trimestrale» e che l’1,1% li aveva ascoltati molto spesso, almeno una volta alla settimana. Nel 2019 queste percentuali sono entrambe aumentate, passando rispettivamente al 3% e all’1,3%. Si tratta di valori sicuramente ancora limitati ma che sarà interessante tenere monitorati per analizzare l'evoluzione dell'interesse per il formato audio da parte dei lettori spagnoli.


 

L'autore: Antonio Lolli

Redattore scientifico iscritto all'ordine degli ingegneri della provincia di Modena. Dopo la laurea in Ingegneria e l’esperienza di ricerca in ambito accademico svolta presso l’Università di Bologna, ho frequentato il master in editoria dell'Università Cattolica di Milano e ho lavorato diversi anni alla redazione del Giornale della libreria. Seguo il mondo editoriale nelle sue diverse sfaccettature, con particolare interesse per il confronto tra le realtà dei diversi Paesi del mondo e per le ultime novità dal punto di vista produttivo e tecnologico.

Guarda tutti gli articoli scritti da Antonio Lolli

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.