
Metti ad un tavolo
quattro «amanti» dei libri (due noti collezionisti, il traduttore italiano di Bradbury e un giornalista culturale) e il romanzo più famoso di
Ray Bradbury, Fahrenheit 451. Cosa ne salta fuori?
Per scoprirlo bisognerà partecipare
Ray Bradbury e i roghi dei libri, l'incontro promosso dal Master Professione editoria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano giovedì 4 ottobre prossimo cui prenderanno parte
Oliviero Diliberto (Università di Roma la Sapienza),
Andrea Kerbaker (Università Cattolica di Milano) e
Giuseppe Lippi (direttore di «Urania») moderati da
Stefano Salis («Il Sole 24 ore»).
Il tema è quello fondamentale del rapporto tra comunicazione e conoscenza. Com’è noto, il romanzo distopico narra di una società in cui
i libri e la lettura sono proibiti e i pompieri girano per la città bruciando intere biblioteche. L’ardita immagine può aiutarci oggi a focalizzare l’immagine di
un mondo omologato e succube di una comunicazione facile e superficiale.
Non si tratta certo di contrapporre la realtà virtuale e digitale a quella dei libri e della cultura, però è certo che è solo la lettura – con tutta l’attenzione che richiede – a creare e sostenere un atteggiamento critico e a permettere un’autentica personalizzazione della conoscenza.
L'incontro, a ingresso libero fino a esaurimento posti, si svolgerà nella sede milanese dell'università (aula NI.110, via Nirone 15)
giovedì 4 ottobre a partire dalle ore 17.