Sono quindici i punti percentuali che separano gli indici di lettura al Sud Italia e nelle Isole (dove i lettori e le lettrici sono il 62%) da quelli del Centro-Nord (77%). Al Sud e nelle Isole leggono meno persone, lo fanno con minor frequenza e in un numero inferiore di casi sono forti lettori e lettrici, ovvero chi legge sopra i dodici libri l’anno.
Questa un'anteprima dei dati che verranno presentati dall'Associazione Italiana Editori nel corso del convegno che l'associazione stessa ha organizzato a Napoli per discutere il tema della promozione della lettura al Sud e nelle Isole. L'evento, dal titolo Per una primavera della lettura al Sud. Dialoghi e progetti per far crescere il Paese, si terrà venerdì 21 marzo a partire dalle ore 10.30 nella sede della Fondazione Banco di Napoli, in via dei Tribunali 213, e sarà trasmesso in streaming sul sito aie.it. Per partecipare, è possibile qui accreditarsi entro le ore 12 di mercoledì 19 marzo.
«Questa evidenza statistica dell’Osservatorio AIE sulla lettura non è un problema del Meridione, è un problema di tutto il Paese, che cresce solo se è capace di valorizzare appieno il suo intero capitale umano» spiega il presidente AIE Innocenzo Cipolletta. «Senza lettura non c’è crescita economica e democratica dei territori e delle comunità. Con l'incontro a Napoli vogliamo avviare un percorso di confronto con le istituzioni, che ringraziamo per aver aderito in maniera così significativa a questa iniziativa. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha il merito di aver individuato la crescita della lettura nelle aree più fragili del Paese tra le priorità del piano Olivetti: abbiamo proposte concrete sulle direzioni verso cui procedere».
«Le analisi che presenteremo il 21 marzo mostrano una difficoltà dei territori a rispondere alla domanda culturale dei cittadini e delle cittadine perché mancano le biblioteche – e quelle che ci sono hanno pochi fondi e poco personale –, mancano le librerie, gli eventi culturali sono in numero minore rispetto al resto del Paese» aggiunge il delegato per il Sud di AIE, Florindo Rubbettino. «Allo stesso tempo siamo di fronte a un panorama molto vario: ci sono diversi sud a cui deve corrispondere un’azione cucita sulle esigenze specifiche di ogni singolo territorio, con un ruolo importante del terzo settore, che è la nota positiva dell’indagine che presenteremo, per la sua vitalità e per come si prodiga per supplire alle carenze infrastrutturali».
AIE invita istituzioni, esperti ed esperte della lettura, operatori e operatrici culturali, docenti, l’intero mondo del libro a partecipare al convegno il 21 marzo.
La mattinata sarà strutturata come segue: dopo i saluti istituzionali del presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, del ministro della Cultura Alessandro Giuli e del soprintendente archivistico e bibliografico della Campania Gabriele Capone, il responsabile dell’ufficio studi di AIE Giovanni Peresson illustrerà i risultati dell’indagine Lettura, lettori, consumi culturali e infrastrutture per la lettura nelle regioni del Sud.
Florindo Rubbettino presiederà quindi la tavola rotonda con Orazio Abbamonte, presidente Fondazione Banco di Napoli, Francesca Borgonovi, responsabile team di Analisi delle Competenze presso il Centro per le Competenze dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), Chiara Faggiolani, professoressa di Biblioteconomia presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne dell’Università di Roma Sapienza, e Adriano Monti Buzzetti, presidente del Centro per il libro e la lettura.
Seguiranno poi gli interventi di Giuseppe Morandini, vicepresidente vicario dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (ACRI), e di Giovanna Starace, socia dell’Associazione Librai Italiani (ALI-Confcommercio, Ubik Vico Equense).
Nell’ultima parte interverranno lo scrittore Diego De Silva e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Modera Sabina Minardi (L’Espresso).