Il 2022 è l’anno dell’anniversario d’argento del primo libro della celebre saga di Harry Potter, nata dalla penna di J.K. Rowling: Harry Potter e la pietra filosofale, pubblicato per la prima volta il 26 giugno del 1997, quest’anno spegne venticinque candeline.
Dai fan sfegatati ai semplici conoscitori della serie, è indubbio il fatto che – da 25 anni a questa parte – Harry Potter sia stato in grado di coinvolgere grandi e piccini nel suo magico universo di partite di Quidditch in sella a manici di scopa volanti, treni in partenza dal binario 9 e ¾, cani a tre teste, «babbani», paure da affrontare e amicizie che durano per sempre. Una serie capace di avvicinare alla lettura bambine e bambini di generazioni e parti del globo diverse, permettendo loro di entrare in un mondo fantastico popolato da personaggi, loro coetanei, nei quali identificarsi e con i quali crescere insieme.
«Harry Potter è comparso per la prima volta durante un viaggio in treno che mi riportava da Manchester alla stazione di King’s Cross a Londra. Nella mia mente era un piccolo orfano alla ricerca della sua identità e allievo di una scuola di maghi. Ho fatto l’elenco di tutti i romanzi che avrei scritto: dovevano essere sette. Mi ci sono voluti cinque anni per organizzare tutto il materiale e definire l’intreccio di ogni libro» racconta l’autrice J.K. Rowling, oggi una delle donne più ricche della Gran Bretagna.
Dopo il processo di scrittura, nel 1995 l'autrice propone il manoscritto del primo libro all’agente letterario Christopher Little che accetta di occuparsene. Il testo ottiene un rifiuto da ben dodici editori per poi giungere nelle mani di Nigel Newton, fondatore e CEO della casa editrice Bloomsbury che lo fa arrivare nelle librerie inglesi dopo aver pagato 2.500 sterline per i diritti d’autore. «Lo diedi a mia figlia Alice che aveva otto anni. Riapparve un'ora dopo in una specie di trance: ‘L'eccitazione che ho provato - mi disse - mi ha scaldato dentro’» afferma Newton, che decide di pubblicare il volume in una tiratura iniziale di sole 500 copie.
In Italia, Harry Potter arriva l’anno dopo grazie a Salani che ne intuisce il potenziale e pubblica il libro a maggio del 1998, con una tiratura di ventimila copie. Nel frattempo, la celebre casa editrice statunitense Scholastic acquista i diritti per 105 mila dollari e pubblica il libro nello stesso periodo in cui, in Inghilterra, esce il secondo volume, Harry Potter e la camera dei segreti. La scalata alle classifiche inizia nel momento in cui, nell’estate del 1999, il New York Times definisce il primo capitolo della saga «il libro dell’estate»: da allora la notorietà della scrittrice si diffonde in tutto il mondo e l’uscita di ogni volume diventa un evento attesissimo, con file chilometriche alle porte delle librerie.
A rendere universalmente conosciute le vicende della scuola di magia di Hogwarts ci pensa, però, il cinema, dove la saga riscuote un grande successo già a partire dal primo (di otto) film prodotti dalla Warner Bros. Film che, uscito nel novembre del 2001 negli Stati Uniti – e il mese seguente in Italia –, segna positivamente la carriera dei giovani attori Daniel Radcliffe nei panni di Harry, Rupert Grint in quelli di Ron ed Emma Watson a interpretare Hermione.
Ad oggi, i sette libri della saga hanno venduto oltre mezzo miliardo di copie con traduzioni in ottanta lingue e il successo mondiale non sembra dare segni di cedimento: anche nel 2021, secondo Bloomsbury, gli incassi sono aumentati del 5%. I film, trasmessi in 166 Paesi, hanno venduto nove miliardi di dollari worldwide, senza dimenticare i videogiochi, il merchandising, i quattro parchi a tema e i tre capitoli spin-off della serie Animali fantastici e dove trovarli, usciti rispettivamente nel 2016, 2018 e 2022.
Harry Potter si può definire, oggi, un classico contemporaneo che ha sfociato i confini della letteratura per ragazzi per diventare un vero e proprio fenomeno culturale.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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