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A Milano si concentra il 12% della spesa nazionale per i consumi culturali: i dati AIE presentati a BookCity

di Redazione notizia del 9 novembre 2023

Nel comune di Milano, nel 2022, si è concentrato il 12% della spesa nazionale per eventi, spettacoli e acquisto di libri: in termini assoluti, la spesa è stata 368,254 milioni di euro, che salgono a 549,453 milioni di euro includendo anche gli eventi sportivi. Sono esclusi dal conteggio gli ingressi a musei, la spesa in acquisto di musica e cinema registrato e i videogiochi. Questi alcuni dati dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori presentati questa mattina a Palazzo Reale in un evento in anteprima di BookCity Milano, la manifestazione diffusa del libro di cui da quest'anno il Giornale della Libreria è media partner. L’indagine completa, realizzata in collaborazione con SIAE e Pepe Research, e la videoregistrazione dell'evento, sono disponibili qui.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, del presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, del presidente della Fondazione BookCity Milano Piergaetano Marchetti e del presidente dell’edizione 2023 di BookCity Luca Formenton, moderati da Ira Rubini di Radio Popolare. Sono intervenuti anche Alessandra Carra (amministratrice delegata del Gruppo Feltrinelli), Domenico Piraina (direttore del settore Promozione Culturale del Comune di Milano), Lella Costa (direttrice artistica Teatro Carcano), Susanna Beltrami (coreografa, direttrice DanceHaus), Niccolò Vecchia (direttore artistico di Estate al Castello).

«Con il 12% della spesa nazionale per consumi culturali, a fronte di una popolazione residente pari al 2,3% di quella nazionale, Milano si conferma città traino per il settore – ha dichiarato il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta –. Proprio questa centralità giustifica la nostra scelta di dotare la città di uno strumento di misurazione dei comportamenti di consumo e dell’offerta che pensiamo sia fondamentale per la pianificazione delle politiche culturali, uno strumento che vogliamo diventi patrimonio comune delle istituzioni e di tutti gli attori della filiera».

«BookCity quest’anno è anche l’occasione per fare un punto importante sullo stato di salute culturale della nostra città – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Quando affermiamo che Milano è capitale dello spettacolo, dell’editoria, della musica o della lettura, lo facciamo con la consapevolezza non solo di questi numeri, che sono quelli del consumo culturale a pagamento, ma di altri ancora, che non sono compresi in questo importante studio perché, per esempio, spettacoli a ingresso gratuito o ingressi ai musei. È una consapevolezza che ci rende orgogliosi, ma dà anche la responsabilità di rendere l’accesso agli strumenti di crescita culturale – che siano libri o film, concerti o mostre – sempre più inclusivo e diffuso».

La fetta più grande della spesa è quella riferita agli acquisti di libri di varia (saggistica e narrativa) nel canali trade – che comprendono le librerie fisiche, online e i supermercati – ed è pari a 167,241 milioni di euro, superiore anche a quella per le partite di calcio, che ammonta a 104,404 milioni.
L’indice di lettura nella città di Milano – calcolato sulla popolazione maggiore di 14 anni – è pari all’83% nel 2023, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente e oltre dieci punti percentuali più alto della media nazionale. Come sottolineato da Piergaetano Marchetti, «benché il dato sulla lettura ci riempia di orgoglio, questi dati devono essere letti come stimoli per andare avanti: ad esempio, la ricerca mostra che il tempo medio di lettura settimanale è di 2h e 10 minuti: è un dato che deve rafforzarsi».
Lella Costa ha sollevato delle questioni: «Questi sono dati preziosi, ma mi colpisce non ci sia una precisa lettura di genere. La stragrande maggioranza di chi legge è donna, è un dato che è singolare non venga eviidenziato».

La ricerca di AIE mostra anche come a Milano si svolgano oltre cento eventi al giorno, per un totale di 41.400 eventi culturali nel 2022. Lo scorso anno, a partecipare ad almeno uno di questi è stato il 60% dei milanesi sopra i 14 anni, mentre nel 2023 la percentuale è cresciuta al 79%. Come sottolineato da Alessandra Carra, «gli eventi aiutano la lettura, è un’azione sinergica. Crediamo che l’azione di promozione sul territorio stia aiutando, ma non ci fermiamo, questo è solo un punto di partenza».
Andare al cinema è l’attività più frequentata dai milanesi (63%), seguono le visite a musei, mostre, rassegne d’arte o monumenti (52%), i concerti di musica pop, classica o lirica (40%), il teatro (22%), i saloni del libro, festival letterari, incontri con autori (19%). A proposito di musei, Domenico Piraina ha commentato che «qualità scientifica, sostenibilità economica, conformità giuridica e comunicabilità devono essere i criteri con cui pianificare l’offerta culturale. Vogliamo aumentare la partecipazione, il nostro sogno è che tutti vadano al museo come vanno al bar: questa è la nostra utopia. Finiremo il 2023 con il comparto musei a quota 1,7 milioni di spettatori, con un aumento del 23% sull’anno precedente. Il quadro è molto positivo, lavoriamo nella direzione di sfondare i tre milioni di visitatori tra musei e mostre per il prossimo anno».
Susanna Beltrami, invece, parlando del mondo della danza ha affermato che «in questi dodici anni c’è stato un crescendo incredibile. All’estero la danza è ovunque, ha un valore come la musica, trasla il linguaggio oltre la comprensione verbale. Partendo da questi dati, mi piace pensare e auspicare a una maggiore forza d’impresa nel networking e anche capire che questa arte, la danza, tocca livelli molto alti».
Niccolò Vecchia ha sollevato la problematica del costo degli eventi culturali, affermando come «sia cresciuto in maniera rilevante ed è un aspetto sul quale prestare attenzione. Se continua ad aumentare senza crescita reddituale conseguente, questo avrà un impatto. Sarà sempre più fondamentale curare spettacoli per diversi pubblici, senza rinunciare alle nicchie».

Una parte dell’indagine AIE ha mostrato anche quali sono le manifestazioni e gli eventi culturali più partecipati dai milanesi: nell’ordine troviamo le Giornate del FAI, la Milano Comics and Games e Novegro Comics and Games, Fest – Festival delle serie tv, Salone del Mobile con Design Week e Fuorisalone e BookCity. Gli spazi e luoghi culturali che i milanesi dichiarano di frequentare di più sono invece la Triennale, la Fondazione Feltrinelli, Fabbrica del Vapore, Fondazione Corriere della Sera, Palazzo Sormani, Palazzo Reale, Fondazione Prada e Gallerie d’Italia.

«I dati raccolti da AIE mostrano un incremento sia nelle vendite dei libri sia nella partecipazione agli eventi culturali, ricordandoci così come libri e lettura siano a tutti gli effetti beni essenziali, non solo per il singolo individuo ma per l'intera comunità. Il libro è infatti l’arma più preziosa che abbiamo per ridurre le disparità e avviare un processo di inclusione sociale: attorno al libro si creano connessioni, si nutrono collaborazioni, si abbattono barriere» ha concluso Luca Formenton.

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