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Internazionalizzazione

NewItalianBooks. La nuova piattaforma per promuovere il libro italiano nel mondo

di Alessandra Rotondo notizia del 25 giugno 2020

«Il portale newitalianbooks nasce con l’obiettivo di contribuire al processo di internazionalizzazione dell’editoria italiana» racconta il curatore Paolo Grossi. Promosso da Treccani con il sostegno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, il progetto si propone di «valorizzare tutte le possibili sinergie tra le molteplici componenti di settore e le opportunità offerte dalle istituzioni italiane all’estero».
 
Il tema dell’internazionalizzazione, d’altronde, è sempre più centrale nelle dinamiche editoriali. Sia da un punto di vista economico, poiché è fonte di ossigeno per quelle editorie il cui bacino d’utenza coincide con il perimetro linguistico-geografico della nazione di riferimento; sia da un punto di vista culturale, nella misura in cui avvicinarsi alla produzione editoriale di altri Paesi è un atto conoscitivo impagabile. E in questo contesto, negli ultimi anni, un crescente interesse internazionale è stato riservato alle autrici e agli autori italiani.
 
«Interamente bilingue (italiano/inglese, ma ci auguriamo di poter presto trovare le risorse per aprire ad altre lingue), newitalianbooks vuole essere, in primo luogo, uno strumento a disposizione di tutti gli editori italiani per presentare la propria produzione libraria a un pubblico internazionale».


Quali sono i soggetti ai quali specificamente si rivolge la piattaforma? Quali gli strumenti che mette nelle loro mani e le possibilità che abilita?
 
Grande vetrina del libro italiano, newitalianbooks si rivolge, in primo luogo agli editori e agli agenti stranieri cui offre informazioni complete e aggiornate sulle più recenti novità editoriali italiane attraverso una serie di schede di lettura fornite direttamente dagli editori in due lingue. Ogni scheda è corredata da un testo campione, in originale e in traduzione, da un profilo biografico dell’autore e dai dati di contatto con i responsabili dei diritti.
Piattaforma di scambio e di confronto fra professionisti del settore, finalizzata a promuovere la vendita di diritti di opere italiane nel mondo, newitalianbooks ambisce anche, per la ricchezza del corredo informativo (banche dati su editori e traduttori, su fiere e festival, su programmi, italiani ed europei, a sostegno della traduzione), a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che, a vario titolo, operano nella filiera del libro, in Italia e all’estero (librai, bibliotecari, traduttori, docenti di italianistica e via dicendo). Una specifica sezione è poi dedicata a mettere in valore l’attività di promozione della nostra editoria svolta dalla rete delle Rappresentanze diplomatiche e consolari e degli Istituti di Cultura.
 

newitalianbooks integra anche una serie di contenuti redazionali dedicati alla proiezione internazionale del libro italiano. Come si articolano queste parti del portale?
 
La sezione «Approfondimenti» comprende al suo interno una serie di «Inchieste» dal mondo del libro (nel numero d’esordio, per esempio, pubblichiamo un servizio da Vienna su due case editrici – Zsolnay e folio – e sul loro ruolo di promozione del libro italiano in area germanofona) e di «Interviste» a protagonisti del mondo dell’editoria: segnalo che il pezzo forte d’apertura è una bellissima intervista a Jonathan Galassi, una figura chiave dell’editoria americana, non solo per il suo ruolo di editor ma anche di grandissimo traduttore di autori come Giacomo Leopardi e Eugenio Montale.
Oltre alle «Inchieste» e alle «Interviste» c’è poi un’altra sezione, cui tengo molto e che costituisce un fiore all’occhiello del portale, ed è quella dedicata agli autori italiani tradotti. Si chiama «In altre lingue» e vuole essere una raccolta di schede dedicate agli autori italiani in traduzione. Ho chiesto a decine di specialisti, sparsi in tutto il mondo, di tracciare dei sintetici profili della situazione traduttoria dei nostri autori più importanti, dai classici agli autori contemporanei. Troviamo così, per esempio, una scheda sulle traduzioni in arabo di Dante, una sulle traduzioni di San Francesco d’Assisi, ma anche schede su Carlo Emilio Gadda, su Goffredo Parise e Antonio Tabucchi.
Si tratta di un terreno di studio poco esplorato. Non esistono infatti banche dati che raccolgano in modo sistematico indicazioni sulla vendita dei diritti di autori italiani all’estero, e sulle traduzioni delle opere italiane nelle varie lingue del mondo. In questo senso, newitalianbooks aspira a porsi quale possibile piattaforma per uno studio della diffusione degli autori italiani nel mondo.
 

Le fiere del libro di gran parte del mondo hanno dovuto cancellare, riprogrammare o ripensare i propri appuntamenti a causa della pandemia globale. E molte manifestazioni stanno provando a trasporre in digitale gli spazi deputati alla compravendita dei diritti. In questo scenario, il lancio di newitalianbooks è quanto mai significativo. In che modo la piattaforma può aiutare l’ecosistema editoriale sconvolto dal Covid-19?
 
La risposta che tutti gli editori, grandi e piccoli, hanno voluto dare all’appello di newitalianbooks è stata superiore a ogni nostra aspettativa: nel giro di poche settimane abbiamo ricevuto oltre ottocento schede di novità librarie ed il flusso continua impetuoso anche in questi giorni che hanno seguito il debutto del portale. Certo, in ciò siamo stati paradossalmente favoriti dall’attuale situazione di emergenza sanitaria. Ma credo che questa risposta vada soprattutto interpretata come un’esigenza fortemente sentita da tutti gli editori di visibilità sui mercati internazionali: insomma, un segnale di vitalità e di slancio verso più ampi orizzonti.
Non dimentichiamo, del resto, che due grandi appuntamenti internazionali aspettano l’editoria italiana nei prossimi anni: l’Italia sarà infatti ospite d’onore al Salon du Livre de Paris nel 2022 e alla Buchmesse di Francoforte nel 2023: il portale newitalianbooks può essere un importante vettore per il nostro libro verso questi due traguardi.
 

In quanto ponte di connessione tra la nostra editoria e quella degli altri Paesi, immaginiamo sia fondamentale che la piattaforma venga conosciuta e riconosciuta a livello internazionale. A quali azioni avete pensato per promuovere newitalianbooks fuori dall’Italia?
 
La presentazione nazionale dell’11 giugno è stata rilanciata da tutte le nostre Rappresentanze all’estero. Il prossimo 2 luglio abbiamo in programma una presentazione internazionale in lingua inglese che farà perno sull’Istituto Italiano di Cultura di Londra e si allargherà poi agli Istituti di Parigi, Madrid e Monaco di Baviera.
Abbiamo previsto per l’occasione una serie di interviste con editor locali, che potranno farsi portavoce presso i colleghi delle potenzialità del nuovo portale. A Londra, sarà ospite Ka Bradley di Granta Books, a Parigi Liana Levi dell’omonima casa editrice, a Madrid Luis Solano di Libros del Asteroide e infine Piero Salabé di Hanser Verlag a Monaco di Baviera. In autunno, compatibilmente con la ripresa delle attività «in presenza», prevediamo ulteriori presentazioni in occasioni di fiere librarie e certamente parteciperemo alla prossima edizione di Più libri più liberi.

L'autore: Alessandra Rotondo

Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi coordino il Giornale della libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.

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