
Dopo un 2015 che sembrava essersi chiuso in bellezza per l’editoria digitale olandese, con le vendite a volume in crescita del 15%, l’inizio del nuovo anno è andato in controtendenza:
il primo report del 2016 (stilato da
CB Logistic; l'infografica qui di lato è disponibile in
formato .pdf) ha registrato un
calo del 7% rispetto al Q1 dell’anno appena passato, e segna quindi il secondo trimestre consecutivo in calo, visto che in realtà anche l’ultimo quarto del 2015 ha mostrato una leggera perdita rispetto al Q4 del 2014 (-1%).
In parte questo potrebbe essere il risultato di un
naturale rallentamento; ad esempio, se l’
anno scorso uno dei motivi della crescita era la sottoscrizione ai servizi di abbonamento, si può pensare che la maggior parte degli utenti interessati abbia ormai attivato queste
subscription, e che le percentuali stiano semplicemente riflettendo la stabilizzazione del numero di clienti convinti e decisi a proseguire, e di quelli che, dopo un periodo di prova e utilizzo, hanno deciso di non continuare a usufruire di questi servizi.
Inoltre, il dato non è da prendere singolarmente, ma da affiancare alle percentuali relativi ai
prestiti bibliotecari, che invece si mantengono su numeri molto positivi: segno che forse è diminuito l’acquisto di e-book, ma certamente non è diminuita la loro lettura. Questo primo trimestre, infatti, segna un ragguardevole
+110% rispetto allo stesso quarto del 2015, e conferma la tendenza alla crescita che si era già segnalata l’anno scorso. E l’interesse degli olandesi verso il formato elettronico trova conferma anche nei numeri di
device per la lettura posseduti, che (su una popolazione di 16,8 milioni di persone) vede
1,6 milioni di e-reader in circolazione, 8,6 milioni di proprietari di tablet e 10, 6 milioni di proprietari di smartphone (Fonte: Gfk); e sebbene tablet e smartphone non nascano per la lettura, il loro utilizzo in questo ambito sta
aumentando notevolmente. Anche per questo, dunque, non stupisce che i titoli su cui si punta di più dispongano di una
versione e-book: ben il 92% dei titoli nella Top 60 dei più venduti (il 4% in più rispetto allo scorso trimestre).
Altre cifre interessanti che si possono ricavare sul mercato olandese sono le percentuali di vendita degli e-book rispetto al
mercato totale (
5,9%) e rispetto alla sola
vendita on line (
27,6%) e, in particolare, il rapporto tra il ciclo di vita di un titolo bestseller, la sua vendita e il suo prestito: se la Top 25 dei più prestati è composta da titoli che hanno in media tre anni, ovviamente la Top 25 dei più venduti predilige i titoli dell’ultimo anno. Il che, si potrebbe dire, è una conferma di come il prestito bibliotecario sia in aggiunta, e non a detrimento delle vendite di e-book.
Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).
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