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Innovazione

Niente sesso con PayPal

di E. Refraschini notizia del 29 febbraio 2012

L’azienda leader nei pagamenti on line PayPal ha contattato alcuni editori e distributori on line, minacciandoli di disattivare i loro account entro pochi giorni se questi non avessero eliminato dal proprio catalogo quegli e-book caratterizzati da alcuni specifici contenuti sessuali.
Gli editori – tra cui Allromance, Smashwords e Bookstrand – non hanno avuto altra scelta se non eliminare i libri in questione e contattare i propri autori, indicando loro quali sarebbero stati d’ora in poi i temi accettabili.
PayPal, di proprietà di eBay, ha praticamente il monopolio dei pagamenti on line ed alcuni editori possono garantirsi strumenti di e-Commerce soltanto grazie ad esso (specialmente quelli che, nel proprio generale catalogo di narrativa, offrono anche alcuni titoli di erotica).
Questa scelta è ironica, se si tiene conto di alcuni fattori. La lettura su internet è stata fatta, nei suoi primi anni di vita, proprio su testi erotici; e lo stesso genere narrativo è stato uno dei primi ad adottare con entusiasmo la forma elettronica del libro, proprio grazie alla privacy intrinseca che questo garantiva (risparmiando al lettore il curiosare in quei settori delle librerie che fino a qualche anno fa erano i più in ombra e lontani dall’entrata). E non dimentichiamo che, all’uscita di ogni nuova versione del Kindle, i titoli che più smuovono le classifiche sono proprio quelli di erotica, complici anche le diverse promozioni degli editori ed il prezzo a copertina di solito abbastanza contenuto.
La presa di posizione di PayPal potrebbe sembrare morale (e l’azienda non ci tiene particolarmente a dimostrare che non lo sia, per questioni d’immagine): nella comunicazione agli editori, si fa infatti riferimento ad alcune specifiche attività che verrebbero considerate offensive nella vita reale (anche se, ricordiamolo, stiamo parlando di pura fiction), ma prende di mira anche attività completamente legali tra adulti consenzienti.
La questione, tuttavia, è un’altra – e ha a che fare più con il denaro che con la moralità. I clienti che acquistano e-book erotici, infatti, sono anche quelli che più spesso vengono colpiti dal rimorso e, pentiti, chiedono un rimborso all’editore. Gli account che più spesso hanno a che fare con rimborsi sono considerati come “ad alto rischio” da PayPal: l’azienda, dunque, è costretta a pagare una cifra maggiore alle compagnie che gestiscono le carte di credito (Visa e Mastercard) per questi account difficili da gestire.
Ricordiamo, infatti, che PayPal è semplicemente un tramite tra il cliente finale e le compagnie delle carte di credito. Anziché tenere stretti i propri clienti e, magari, far pagare a loro queste cifre maggiorate, PayPal preferisce rendere quegli account a basso rischio, costringendoli ad eliminare una buona parte del proprio catalogo.
Come aveva fatto Amazon a suo tempo (eliminando alcuni titoli piccanti dalla propria offerta), PayPal provoca la contrazione delle vendite di un settore che on line ha sempre fiorito, minacciando con questo la sopravvivenza di molti editori indipendenti che non hanno la possibilità di battersi ad armi pari.

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