Nella gara verso la statuetta dorata degli Oscar, tra i film tratti da opere letterarie c’è anche un cortometraggio animato che, andando controcorrente, ha ispirato uno degli enhanced book più chiacchierati della stagione. Stiamo parlando di The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore (visibile qui), prodotto dalla Mootbot Studios che dalla Louisiana ha regalato al mondo dell’animazione computerizzata un altro capolavoro come Numberlys.
Un cartone animato che sta a metà tra una favola della buonanotte e un’ode ai libri, intesi non soltanto come oggetti fisici ma anche come persone, con i propri sentimenti, turbamenti e storie da raccontare.
Al cortometraggio di 15 minuti è stata di recente affiancata un’applicazione (4,99 dollari) per iPad che oltre ad ospitare la clip stessa offre anche un enhanced book (un libro interattivo corredato di immagini, suoni, filmati e semplici giochi) di grande impatto: secondo gli esperti del settore, anzi, uno degli «e-book potenziati» migliori mai realizzati. La buona riuscita dell’operazione non deve sorprendere, se si tiene conto del fatto che uno degli autori e illustratori, William Joyce, ha disegnato svariate copertine della prestigiosa rivista «The New Yorker», ha vinto diversi Emmy, ha creato alcuni personaggi per i primi cortometraggi Pixar e ha collaborato con Dreamworks e Disney.
L’enhanced book si legge proprio come un libro, sfogliando una pagina alla volta. Ogni pagina, poi, è divisa orizzontalmente in due parti: nella parte inferiore si trova il testo nella parte superiore, un’immagine con cui è facile per un bambino interagire per sentirsi più coinvolto nella storia.
Questo è un punto focale dei libri elettronici per bambini: i detrattori, non a torto, lamentano il fatto che spesso il tipo di lettura «nuovo» che si viene a creare è necessariamente distratto dai «bells and whistles» (campane e campanellini) che attirano l’attenzione del bambino, spostandola dal testo e dalla storia. Le interazioni create in Morris Lessmore, però, non sono mai eccessivamente invadenti e la maggior parte delle volte sono direttamente collegate al testo, rendendo l’esperienza di lettura più profonda. L’esperienza di lettura, dunque, viene effettivamente «potenziata» dall’interazione di parole, immagini e piccoli giochi: in attesa del verdetto dell’Academy, non ci resta che sperare che questo sia solo la prima di una lunga serie di nuove applicazioni destinate a stimolare la lettura nel pubblico più giovane.