Su 59,3 milioni di persone che compongono la popolazione italiana, gli utenti che navigano su Internet sono 53,3 milioni, pari quasi al 90% del totale degli italiani e delle italiane. Tra questi, 42,2 milioni sono registrati sui social media, ovvero circa il 71% della popolazione: i dati si riferiscono al mese di gennaio 2025 e sono contenuti nel nuovo report Digital 2025 Italy rilasciato da We Are Social, agenzia creativa a livello mondiale specializzata in social media, che annualmente indaga in collaborazione con Meltwater i comportamenti online nel nostro Paese e nel mondo.
Il report è stato costruito utilizzando dati provenienti da un’ampia varietà di fonti, tra cui società di ricerche di mercato, piattaforme web e social media, enti pubblici: sul sito di We Are Social sono disponibili tutte le informazioni sulla metodologia impiegata per la stesura dell’indagine.
A gennaio 2025, in Italia, sono state registrate un totale di 82,2 milioni di connessioni mobile attive, equivalenti al 139% della popolazione totale: osservando l’andamento nel tempo, ci sono state 2.949 connessioni in meno (-0,004%) rispetto all'inizio del 2024. Leggermente in calo anche gli utenti su Internet, 166 mila persone in meno (-0,3%) – sempre a confronto con gennaio 2024 –, così come quelli attivi sui social media, diminuiti di 600 mila (-1,4%).
Nella vastissima mole di dati a disposizione – il report dedicato all’Italia conta 167 pagine – è significativo segnalare alcuni aspetti in particolare. Guardando ai device, tra gli utenti di Internet con un'età superiore ai 16 anni, il 97,8% possiede un telefono cellulare, il 66,9% una televisione, il 66,3% un computer, il 48,4% un tablet, il 15,9% un e-reader.
Ma particolarmente interessante è il tempo di utilizzo impiegato dagli utenti sui vari canali. Gli italiani e le italiane trascorrono sul web in media 5 ore e 39 minuti al giorno, di cui 1 ora e 48 minuti sui social media. Nell’ascolto di podcast vengono impiegati in media 33 minuti al giorno.
Il report indaga anche le motivazioni che spingono le persone a navigare sul web. Esse rimangono, all’incirca, le medesime segnalate negli ultimi anni: al primo posto troviamo «cercare informazioni», sia in generale (indicato dal 71,5% degli utenti), sia per rimanere aggiornati sulle news e sugli eventi (64,7%), sia per imparare qualcosa su uno specifico argomento (62,2%). Al quarto posto appare «trovare nuove idee o ispirazioni», mentre la quinta posizione è occupata dalla ricerca relativa a luoghi, vacanze e viaggi.
Interessante notare come, nella slide dedicata ai canali usati per cercare informazioni sui brand o sui prodotti, i social media vengano indicati dal 32,4% dei frequentatori di Internet.
Entrando nello specifico sui comportamenti relativi invece ai social media, le principali ragioni che spingono le persone a utilizzarli e a partecipare alle conversazioni online sono legate al «leggere nuove storie» (segnato dal 47,1% degli utenti) o all'impiego del proprio tempo libero (il 46,4%). Al terzo posto, con un 43,4%, troviamo la volontà di rimanere in contatto con i propri cari e al quarto la ricerca di ispirazione per «cose da fare o acquistare».
Il consumo di contenuti video continua a dominare. Lo studio indaga la fruizione settimanale delle diverse tipologie di video: vanno per la maggiore i video musicali (42,8%), seguiti da un 35,6% di utenti che si concentra sui contenuti divertenti o meme. Il 33,4% guarda tutorial o video how-to, mentre le video recensioni su prodotti vari sono fruite dal 23,8%, i video educativi dal 15,1%.
Guardando alle piattaforme social, WhatsApp viene indicata come app più usata dall’89,8% di chi naviga il web. Al secondo posto troviamo Facebook con il 75,5%, seguito subito dopo da Instagram (75,4%), Messenger (47,7%), Telegram (47,2%), TikTok (43,6%), Pinterest (28,7%), LinkedIn (26,7%), X (21,8%). TikTok si conferma la piattaforma su cui gli utenti trascorrono più tempo: quasi 30 ore al mese. Seguono YouTube con 17 ore e Instagram con poco più di 15 ore.
Infine, il report analizza la spesa per la pubblicità digitale che, con una crescita del 10%, rappresenta ora il 57% del totale degli investimenti pubblicitari.
Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.
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