Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Innovazione

Il BEA delle rock star

di E. Refraschini notizia del 8 giugno 2012

Lo Javits Center, sede dell'annuale edizione di BookExpoAmerica, ieri è sembrato, più che sede della più grande manifestazione libraria statunitense, uno stadio per concerti. E se nei giorni passati le «stelle» erano stati i grandi autori giunti per firmare le copie dei propri libri, ieri delle vere e proprie rock star hanno catalizzato l'attenzione del pubblico: Neil Young e Patti Smith, infatti, si sono incontrati nella Sala eventi speciali per chiacchierare dei propri libri e album.
La Smith ha pubblicato nel 2010 la propria autobiografia, Just Kids, diventata rapidamente bestseller del «New York Times» e vincitrice nella categoria non fiction del National Book Award dello stesso anno. In Italia è stata pubblicata nel 2010 da Feltrinelli.
La cantautrice è stata chiamata per intervistare il collega, che ha da poco ultimato la propria autobiografia in uscita nell’ottobre di quest’anno per Blue Rider Press, editore facente parte del gruppo Penguin USA. Neil Young ha affermato che Waging Heavy Peace, questo il titolo, più che una biografia è un diario e una proiezione di sé. Il volume non ha ancora un editore italiano.
«Penso che le nostre autobiografie siano abbastanza simili – ha affermato Young – ma io sono un tipo da autostrade e grandi paesaggi, mentre tu sei una da città, folla e parenti di mattoni dipinte. Io sono un viaggiatore e lo sei anche tu, ma io sono nelle strade senza fine, tu in quelle movimentate del centro città».
Durante il discorso d’apertura, la Smith ha sottolineato che «i libri sono parte di un flusso continuo di contenuti», ed è dunque stato naturale il passaggio all’argomento della musica. Entrambi gli artisti, infatti, hanno appena pubblicato un album: la madrina del punk è appena uscita con Banga (titolo tratto da un personaggio di un romanzo di Bulgakov), mentre Young con Americana, una raccolta di canzoni della tradizione folk americana rivisitate in chiave rock. L’autore ha anche accennato ai cambiamenti nella sfera musicale dall’avvento del digitale, affermando con convinzione che oggi si sacrifica la qualità in nome dello «spacchettamento» dei contenuti, complice anche la varietà di piattaforme attraverso le quali si acquista e ascolta musica.
Gli argomenti toccati sono stati diversi – dalle ferrovie (che entrambi amano) alla memoria, al denaro – ma purtroppo gli organizzatori del salone non hanno ottenuto da Young il permesso di registrare la conversazione, che sopravviverà solo nei resoconti delle centinaia di persone presenti all’evento.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.