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Innovazione

IDPF, perchè è importante che crescano le rappresentanze europee?

di L. Biava notizia del 27 novembre 2012

L'editoria italiana ed europea si rafforza all'interno dell'International digital publishing forum (IDPF) con la rielezione di Cristina Mussinelli, responsabile del settore editoria digitale dell'Associazione Italiana Editori (Aie), recentemente confermata per il secondo mandato consecutivo nel board della più importante organizzazione internazionale di categoria che si occupa di standard per l'editoria digitale, responsabile tra l'altro dello sviluppo dello standard ePub. 
«Queste elezioni sono la risposta più evidente a chi accusa l'editoria italiana di essere retrograda e di fare resistenza all'innovazione - ha dichiarato il presidente di Aie Marco
Polillo -. Siamo orgogliosi di come l'estero riconosca il nostro valore. L'augurio è che anche le istituzioni italiane possano cogliere completamente le opportunità che il nostro mondo sta
offrendo loro». 
Ma perchè è così importante che anche l'Italia partecipi al board? «È la prima volta che il board vede l'elezione di ben tre membri su sette provenienti dall'Europa - spiega Cristina Mussinelli - oltre a me il board potrà infatti contare su Mark Bide di EditEUR (chairman l'italiana Paola Mazzucchi, sempre di Aie) e Pierre Danet di Hachette Livre. Gli editori italiani ed europei stanno investendo, e lo faranno sempre di più in futuro, nei processi di produzione, nei prodotti e nei servizi digitali mentre cresce la presenza nel mercato europeo dei principali player internazionali, da Google a Apple, da Kobo ad Amazon. In un contesto in cui la presenza l'agenda digitale europea  convive con piani di sviluppo nazionali viste come elemento fondamentale per promuovere il ruolo delle tecnologie come motore per la crescita economica, è sempre più importante che l'Europa possa contare su una nutrita rappresentanza».
Le sfide imposte dalle nuove tecnologie sono tante, e una delle più importanti è sicuramente definizione di standard condivisi, fondamentali per la crescita del mercato
dei contenuti digitali, in un contesto che promuova l'interoperabilità riducendo il rischio di lock-in tecnologico per i consumatori.
«Le priorità che l'IDPF dovrà affontare vedono al primo posto tutte le attività finalizzate ad una ampia adozione dello standard ePub3 da parte di tutti gli attori che operano nella filiera (editori, ma anche sviluppatori di software di lettura, di device e soluzioni tecnologiche) grazie anche alla messa a disposizione di informazioni aggiornate e tempestive sullo standard e sulle attività dei vari gruppi di lavoro, anche attraverso seminari dedicati; attività finalizzate a promuovere l'adozione di standard aperti e il proseguimento dell'impegno del
board nel campo dell'accessibilità dei contenuti editoriali digitali per le persone con disabilità».

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