Grandi novità sul fronte dell’inchiostro elettronico: E Ink, che dal 1997 sviluppa, produce e mette in commercio schermi di «carta elettronica» (electronic paper displays), ha annunciato un nuovo prodotto che potrebbe rivoluzionare gli e-reader e la lettura di e-book in genere. Per la prima volta, infatti, è stato approntato uno schermo e-ink in grado di riprodurre contenuti a colori senza l’utilizzo di colour filter array, ovvero di matrici aggiuntive per i colori; i dispositivi muniti di questa nuova tecnologia potranno mostrare una gamma di ben 32 mila colori diversi, con una risoluzione di 1600 x 2500 pixel (e 150 ppi).  

Il nuovo schermo, chiamato ACeP (Advanced Color ePaper), funziona utilizzando unicamente pigmenti colorati e un singolo strato di fluido ellettroforetico – come per gli schermi da e-reader «classici» – mantenendo la leggibilità, la somiglianza con la resa su carta e il bassissimo consumo di batterie, oltre alla leggerezza, dato che il passaggio a uno schermo a strato singolo (che diventerebbero due in caso di funzionalità touch) riduce di molto lo spessore rispetto agli schermi a colori precedenti, che avevano almeno tre strati. Le difficoltà tecniche sono state molte, a partire da come rendere commercialmente interessante e fattibile la produzione in serie di uno schermo di questo tipo; tuttavia, dopo anni di ricerche (se ne parla almeno dal 2010), parrebbe che il team tecnico dell’azienda sia riuscita a trovare il punto d’equilibrio tra le necessità produttive e gli standard tecnologici.

«Ci aspettiamo che ACeP diventi la base su cui un’altra generazione di prodotti con schermi EPD [elettroforetici, ndR] potrà essere sviluppata» ha detto Frank Ko, presidente di E Ink Holdings.

Questa innovazione, ovviamente, avrà grandi ripercussioni anche in ambito editoriale, anche se con tempistiche più lunghe; i primi schermi dotati di questa nuova tecnologia, infatti, sono stati prodotti per la segnaletica digitale. Gli e-reader e gli smartphone, dunque, dovranno aspettare probabilmente fino al 2018 per poter avere dei prodotti adatti alle proprie necessità. Tuttavia è già possibile immaginare alcune delle applicazioni più interessanti: prodotti editoriali come i fumetti, i libri fotografici o i libri illustrati diventerebbero molto più appetibili anche su reader, fornendo un ulteriore device di interesse a parti dell’industria che prima, in linea generale, erano più interessate all’evoluzione dei tablet.

L'autore: Camilla Pelizzoli

Laureata in Lettere moderne (con indirizzo critico-editoriale), ho frequentato il Master in editoria. Mi interessa la «vita segreta» che precede la pubblicazione di un libro – di carta o digitale – e mi incuriosiscono le nuove forme di narrazione, le dinamiche delle nicchie editoriali e il mondo dei blog (in particolare quelli letterari).

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