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Innovazione

B&N: mentre Riggio vuole ricomprare le librerie, il futuro del Nook è già stato scritto?

di P. Sereni notizia del 27 febbraio 2013

Brutto 2013 per Barnes & Noble, ormai possiamo proprio dirlo. Dopo la notizia shock (ma tra gli addetti ai lavori neanche troppo inaspettata) della lenta liquidazione delle librerie fisiche della catena americana, arrivano cattive nuove anche sul fronte della divisione digitale, l’unica che lo scorso anno aveva manifestato segnali incoraggianti di crescita tanto da diventare una società a sé col nome di Nook Media e l’investimento di Microsoft e Pearson. 
Secondo quanto annunciato dal «New York Times», infatti, la relazione fiscale del terzo quadrimestre prevista per questo giovedì non riserverà buone nuove agli azionisti e le perdite per l’area digitale (che comprende il reader Nook e la vendita degli e-book) saranno probabilmente maggiori di quelle stimate mentre le entrate saranno inferiori.
Un risultato che mette in seria discussione il futuro del Nook che, nonostante con gli ultimi modelli HD abbia ricevuto recensioni molto positive  per l’alta qualità del prodotto dai critici di settore, pare aver clamorosamente fallito la prova del Natale con vendite ben al di sotto delle aspettative. Ora gli analisti sostengono che la soluzione più probabile per arginare le perdite potrebbe essere quella di lasciar perdere lo sviluppo diretto di nuovi device per dedicarsi piuttosto a presidiare al meglio il mercato della distribuzione dei contenuti.
Il problema però più che del prodotto in se sembra debba essere ricercato nella debolezza del brand.
Il mercato infatti sembra essersi chiuso troppo in fretta su pochi e-reader dominanti, dal Kobo al Kindle ai prodotti Apple (a questo proposito vedi l'instant e-book Amazon, Apple, B&N, Kobo. Il periodo dei regni combattenti), senza lasciare il tempo al retailer americano di farsi davvero conoscere dai lettori nazionali e globali (pensiamo alla lentezza con cui B&N si è aperto ai nuovi mercati europei, sudamericani e asiatici) e perdendo dunque grandi possibilità.
Intanto sul fronte del commercio librario potrebbe esserci un colpo di scena. Poche ore fa Leonard Riggio, fondatore di B&N e attuale azionista di maggioranza, ha infatti dichiarato di voler tornare in possesso dei 689 negozi dell’insegna e dello store on line. Una decisione nella quale gli analisti non hanno potuto non notare ancora una volta un segno della condanna che aleggia sul futuro del Nook.

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