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Innovazione

Barnes & Noble, dopo due anni e 300 milioni di dollari si interrompe la partnership con Microsoft

di P. Sereni notizia del 9 dicembre 2014

Finisce la partnership tra Barnes & Noble e Microsoft. Dopo l’accordo da 300 milioni di dollari che nel 2012 sembrava riservare alla famiglia di e-reader e tablet Nook un futuro radioso, la settimana scorsa B&N ha annunciato la propria intenzione di ricomprare la quota della società in mano a Microsoft (il 17,6%).
Per dirla con le parole di Mike Huseby, Ceo della compagnia, si è trattato di un’operazione necessaria per aiutare B&N a rifocalizzare il proprio business in direzione «dei clienti e dei contenuti».
L’idea di B&N è infatti quella di riuscire a separare (nella migliore delle ipotesi entro agosto 2015) il proprio business fisico da Nook Media, la compagnia che comprende Nook e le attività editoriali e librarie legate ai college americani, anche a causa della disastrosa trimestrale presentata nei giorni scorsi: i ricavi di Nook sono calati del 41% rispetto al 2013 e le vendite sono scese del 64%.
Quando la partnership aveva visto i propri natali, l’idea era quella che Microsoft avrebbe foraggiato l’espansione su scala globale dei prodotti Nook, anche grazie ad App di lettura gratuite sviluppate da B&N e inserite su tutti i dispositivi mobili di Microsoft (cosa, di fatto, mai avvenuta). Due anni e svariate centinaia di milioni di dollari dopo nulla di tutto ciò si è avverato e oggi B&N si interroga ancora una volta sulla struttura del proprio business e sui settori di crescita per i prossimi anni.
Per quanto riguarda Microsoft, invece, ancora una volta il tentativo di sbarcare nel mercato editoriale si sia risolto in un nulla di fatto. Il primo tentativo risale al 2000, in largo anticipo sui tempi (e prima dell'arrivo degli smartphone e dei tablet), quando alla prima edizione dei Frankfurt e-book awards presentò il Microsoft Reader, un device dotato di tecnologia clear type che permetteva la lettura di libri elettronici su dispositivo e pc e un formato, l'Open e-book (Oeb), che poi si sarebbe evoluto in ePub. Ma i tempi evidentemente non erano maturi. Nel 2005 l'azienda di Redmond ci riprova con l'Mns book search, una versione legale del progetto di digitalizzazione di Google, che ottenne subito un ottimo successo tra le biblioteche e le istituzioni, ma che ancora una volta ebbe vita breve, anche a causa delle stime troppo ottimistiche rispetto ai costi delle digitalizzazioni. Chissà che non sia il caso di tentare miglior sorte altrove.

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