
Da un libro, un universo (narrativo e pure di mercato). E’ proprio così: quelli che erano fino a poco tempo fa percorsi creativi e autoriali, mondi narrativi, occasioni di consumo, mercati ancora relativamente separati e autonomi stanno progressivamente, ma in modo inarrestabile, convergendo. Vale non più solo per
libri e film, ma pure per le
serie tv (anche distribuite attraverso il web) e i libri o i
videogiochi e i libri (e sempre viceversa).
Quali sono le dimensioni produttive dei vari settori e gli interscambi produttivi? Basti un solo dato: circa
un film su quattro nelle sale nasce da un libro. Nel 2009 i film che erano tratti da libri (talvolta in edizioni diverse) rappresentavano il 23,1% delle uscite nelle sale italiane, nel 2012 salgono al 25,6% e hanno una quota pressoché analoga nel 2013:
24,4% (
qui vi abbiamo raccontato quelli arrivati nelle sale quest'autunno).
Se la crescita è anche dovuta a edizioni (soprattutto nell’ambito del fumetto e della graphic novel o della letteratura di genere) con una loro serialità anche editoriale, il processo appare comunque consolidato e in crescita sul medio-lungo periodo. Una trasformazione che riguarda tutto il settore se
nel 2013 il 21% di questi titoli è pubblicato da piccole e medie case editrici.
Di tutto questo si parlerà a
Più libri più liberi nel convegno - organizzato dall’Associazione italiana editori in collaborazione con IE-Informazioni editoriali e Anica -
Libri, film, serie tv e videogiochi: universi narrativi e di mercato, in programma
sabato 6 dicembre alle 11 nella Sala Smeraldo al Palazzo dei Congressi all’EUR in occasione della presentazione dell’aggiornamento dell’indagine che l’Ufficio studi AIE realizza dal 2009 sul tema Libri&Film ma allargando in questa edizione lo sguardo alla serialità televisiva, ai videogiochi e alle loro relazioni con il modo delle aziende editoriali. Interverranno
Roberto Recchioni (Sergio Bonelli Editore),
Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE) e
Elena Vergine («Giornale della Libreria»).