La
Fiera di Bologna costretta anche quest'anno a passare all'edizione solo in digitale, senza stand ed editori in presenza: il team della
Bologna Children's Book Fair ha annunciato questa mattina con una lettera agli espositori che la manifestazione, prevista quest'anno dal
14 al 17 giugno, non potrà avere luogo. Bologna Children's Book Fair così, come
Bologna Licensing Trade Fair e la nuova iniziativa partita proprio quest'anno,
BolognaBoookPlus, saranno quindi solo online. Una decisione che, data l'attuale condizione dei contagi nel mondo e in Italia in particolare, appare inevitabile. La Bologna Children's Book Fair, ricordiamolo, era stata l'anno scorso una delle prime iniziative a dover annunciare l'inevitabile decisione di rinunciare allo svolgimento in presenza. Sembrava dovesse essere uno stop di un solo anno, ma le cose sono andate diversamente. Anche le altre grandi fiere internazionali stanno interrogandosi sul da farsi: la London Book Fair
prenderà una decisione a metà mese,
Livre Paris è stata cancellata a metà marzo. «Come lo scorso anno, possiamo rassicurare tutti i nostri espositori che, laddove necessario, i rimborsi verranno garantiti. Stiamo mettendo ora tutte le nostre energie nella programmazione digitale e non vediamo l’ora di accogliere tutti alla 59ª edizione di BCBF, alla 15ª di BLTF e alla 2ª di BBPlus nel 2022» ha sottolineato
Elena Pasoli,
exhibition manager.
«Per quanto abbiamo voluto fino all’ultimo essere ottimisti, la situazione della pandemia, nel mondo, in Europa, e in particolare nel nostro paese, ci impone nuovamente la grave decisione di annullare le manifestazioni e rimandare ancora l’incontro a Bologna con i nostri espositori e la splendida comunità di professionisti che si ritrova ogni anno nei nostri padiglioni» scrivono gli organizzatori agli espositori. «Ci ritroveremo comunque online: siamo già al lavoro per realizzare la seconda “online edition”, più ricca ancora dell’anno scorso, con le mostre, gli incontri, i premi, le numerose iniziative di BolognaBookPlus e soprattutto con la nuova versione della piattaforma Global Rights Exchange, arricchita di una sezione licensing e di numerose funzionalità per scoprire, comprare, vendere diritti 365 giorni all’anno».
Ad oggi, l’intera pianificazione era stata mantenuta ibrida, con un lavoro che manteneva centrali nella visione del programma fieristico le attività digitali. Il
BCBF Global Rights Exchange ad esempio - piattaforma online dedicata esclusivamente allo scambio internazionale di diritti e alla distribuzione e licensing di contenuti realizzata in collaborazione con PubMatch nel contesto di
ALDUS UP, progetto co-finanziato dall’
Unione Europea nell’ambito del programma
Creative Europe - lanciato lo scorso anno, è stato implementato con una nuova sezione dedicata al licensing e con numerose funzionalità per scoprire, comprare e vendere diritti 365 giorni l’anno.
Il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari ha commentato: «Bologna Children’s Book Fair, con le sue iniziative BLTF e BBPlus, non poteva svolgersi senza la certezza che la business community internazionale, che anima le giornate di fiera, avrebbe potuto essere a Bologna per incontrarsi in quella che tutti considerano una seconda casa in cui confrontarsi, sviluppare nuovi business e lanciare nuovi progetti. Il protrarsi dell’emergenza pandemica e le limitazioni che questa impone nei trasferimenti internazionali sono alla base della sofferta decisione di BolognaFiere di rimandare al 2022 l’appuntamento in presenza della fiera, concentrando quest’anno tutte le energie in un programma di iniziative digitali, in attesa di poterci rivedere a Bologna nella primavera del prossimo anno. È un sacrificio enorme che condividiamo con gli editori e gli operatori tutti; siamo certi che le campagne vaccinali in atto globalmente e i lockdown diffusi su scala internazionale saranno fondamentali per bloccare definitivamente la diffusione del virus, consentendoci di riproporre una Bologna Children’s Book Fair in presenza in linea con le aspettative e il vissuto della fiera».