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Fiere e saloni

Ad aprile l’Italia torna come Paese Ospite d’Onore al Festival du Livre de Paris 2023

di Redazione notizia del 14 febbraio 2023

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«Sono trascorsi oltre vent'anni dall'ultima partecipazione dell'Italia come Paese Ospite d'Onore al Salone del Libro di Parigi» racconta il presidente di AIE Ricardo Franco Levi quando manca circa un mese all’edizione 2023, che vedrà di nuovo protagonista l’Italia. «Nel 2002 quell'appuntamento segnò un importante passo nel percorso di valorizzazione della cultura e dell'industria editoriale italiana, un trampolino di lancio per il giro del mondo che negli anni successivi avrebbe portato l'Italia a essere Ospite d'Onore in molte altre prestigiose fiere: Rio De Janeiro, Guadalajara, Montreuil, Mosca, Calcutta, Abu Dhabi, Tehran, Sharjah».

Vent’anni fa la differenza tra titoli acquistati e titoli venduti dalla nostra editoria ammontava a 3.600 unità. Ora si è ridotta a 541, e lo ha fatto quasi principalmente per effetto dell’aumento dell’export di libri italiani, e quindi grazie al talento dei loro autori, e degli editori che li hanno accompagnati alla pubblicazione. Ma l’internazionalizzazione dei nostri libri deriva da un mix virtuoso a cui l’Associazione Italiana Editori ha contribuito a vari livelli: da una parte, favorendo la presenza degli operatori stranieri in Italia, a Più libri più liberi, alla Bologna Children's Book Fair e al Salone del Libro di Torino, dall’altra promuovendo la presenza degli editori italiani, anche di quelli più piccoli, con stand collettivi nelle fiere internazionali del libro in tutto il mondo.

La partecipazione dell’Italia come Paese Ospite d’Onore al Festival du Livre – resa possibile dalla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero della Cultura con il Centro per il libro e la lettura, l’Ambasciata d’Italia a Parigi, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, ICE Agenzia e AIE – è un ulteriore, grande passo in questa direzione.

Inaugurato nel 1981 come Livre Paris e sottoposto a un radicale rinnovamento nel 2022, quando ha anche assunto la nuova denominazione, il Festival du Livre de Paris è la più importante manifestazione francese e francofona nel campo dell'editoria, nonché una delle più rilevanti in assoluto a livello europeo. L’Italia torna nel 2023 a rivestire il ruolo di Paese Ospite d’Onore in un Paese, la Francia, che rappresenta per l’editoria italiana il secondo mercato di sbocco per la cessione di diritti, con 917 titoli venduti nel 2020.

Dal 21 al 23 aprile, al Grand Palais Éphémère, il Padiglione Italia si estenderà su 500 metri quadrati riproducendo simbolicamente la piazza di un ideale borgo italiano, con i suoi portici di carta. Progettato dalla scenografa del Festival Isabelle Allegret, il Padiglione avrà al cuore lo Spazio Incontri: sede dei circa cinquanta appuntamenti con le scrittrici e gli scrittori invitati a presentare i loro libri più recenti e le traduzioni in arrivo sul mercato francofono, in una fotografia in movimento dell'editoria nazionale, tra narrativa e saggistica, letteratura di viaggio e per ragazzi, poesia, filosofia, storia, musica e molto altro.

I libri, per due terzi in francese e per un terzo in italiano, occuperanno invece il resto dello spazio e saranno classificati tematicamente. A gestire la libreria del Padiglione sarà La libreria, indirizzo parigino devoto alla letteratura italiana che anche al Festival condividerà la sua passione con i lettori. Inoltre, grazie alla collaborazione con Bologna Children’s Book Fair, all’interno del Padiglione sarà allestita la mostra Eccellenze italiane. Figure per Italo Calvino realizzata in occasione del centenario della sua nascita.

Al programma per il Festival du Livre de Paris si affianca quello di ITALISSIMO, che inizia il 17 aprile per terminare sempre il 23, dispiegandosi in diversi luoghi della capitale francese e in collaborazione – oltre che con ICE Agenzia – con prestigiose istituzioni culturali della città. Creato nel 2016, il Festival di letteratura e cultura italiane propone un palinsesto articolato di autori e autrici del panorama editoriale italiano e una selezione delle nuove voci.

In generale, le voci che andranno a comporre il mosaico delle Passioni Italiane a Parigi saranno molte, e variegate. Il programma aprirà con Maurizio Serra, diplomatico, scrittore e primo italiano a diventare membro della Académie Française, per poi proseguire con alcuni degli scrittori più rappresentativi della letteratura italiana contemporanea, vincitori di grandi premi e tradotti in decine di lingue e Paesi: come Alessandro Baricco, Paolo Cognetti, Mario Desiati o Antonio Scurati.

Ci si muoverà infaticabilmente tra pagine e parole, orizzonti e latitudini. Accompagnati da un maestro della narrazione di viaggio come Paolo Rumiz e attraversando il Paese in lungo e in largo, in un intreccio infinito tra libri e territorio: dal nord-est di Fulvio Ervas e Ilaria Tuti alla Roma di Emanuele Trevi e Marco Lodoli, dal Mediterraneo su cui si affacciano le storie raccontate da Milena Agus e Giosuè Calaciura (entrambi vincitori del Prix Méditerranée Étranger proprio in Francia), alla Sicilia dei leoni e delle contraddizioni di Stefania Auci e Pietrangelo Buttafuoco. Con un altro siciliano, Giorgio Vasta, si salterà poi dall'altra parte dell’Oceano, verso gli sconfinati deserti americani.

Nel grande gioco dei generi, non potrà non avere un ruolo di primo piano la ricca tradizione del thriller all’italiana, affrontato in tutte le sue declinazioni – anche di linguaggio (tra libro, tv e cinema) – da un poker di autori di bestseller: Gianrico Carofiglio, Donato Carrisi, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni. Mentre là dove contano le emozioni e la scrittura agisce come un bisturi sulla mappa dell'esistenza – tagliando storie di amicizia e di crescita, di bellezza e di dolore – entreranno in scena autrici come Silvia Avallone, Teresa Ciabatti, Veronica Raimo ed Elisa Ruotolo.

Le nuove frontiere della narrativa italiana saranno rappresentate dal talento di Giulia Caminito e Andrea Donaera, Dario Levantino e Francesca Manfredi, Daniele Mencarelli, Chiara Mezzalama e Sacha Naspini, fino ad arrivare a Beatrice Salvioni, classe 1995, la più giovane della delegazione. A volte la fiction si intreccerà con la realtà, l'invenzione con la ricerca di ciò che è stato, come nei romanzi di Giovanni Grasso e Fabiano Massimi che ci riportano all'Europa degli anni '30 del secolo scorso, o di ciò che sta diventando, come nel moderno sguardo di Giuliano da Empoli sul Cremlino. E altre volte sarà la storia a intrecciarsi con il presente e il futuro, come negli incontri con il politologo Alessandro Campi, con lo storico Franco Cardini e negli interventi dei filosofi Maurizio Ferraris (su robot e intelligenza artificiale) ed Emanuele Coccia (sulle sfide imposte dal cambiamento climatico e sul modo in cui le stiamo raccontando).

La poesia sarà affidata alle «ferite e rifioriture» di Giuseppe Conte, la narrativa per ragazzi alla fantasia senza confini di Pierdomenico Baccalario, il gioco tra lingue, culture e miti ad Andrea Marcolongo e Simonetta Greggio, la musica, l'arte e il «pensiero ribelle» al dialogo tra Marcello Veneziani e Beatrice Venezi.

«Tornare a Parigi nel 2023 – sottolinea Levi – dopo gli anni difficili della pandemia e in un momento storico in cui siamo tutti chiamati a nuove sfide culturali, politiche, economiche, ambientali, ha un significato simbolico. In una delle città più belle d’Europa, più cosmopolite e innamorate della lettura, si chiude un cerchio e se ne apre un altro, impegnativo e appassionante, che già nel 2024 ci vedrà protagonisti e Ospiti d'Onore alla Buchmesse di Francoforte».

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