Chi non conosce il saggio detto «tutto fa brodo»? Filosofia valida sempre e tanto più in tempi di crisi quando è necessario ottimizzare e razionalizzare le risorse che si hanno nel modo più creativo possibile e con un occhio sempre puntato verso le nuove tendenze del mercato. Gli editori di libri quindi, sono invitati a prendere esempio da ciò che sta avvenendo a Hollywood perché, talvolta lo si dimentica, il settore cinematografico è quello che più ha risentito dell’avvento delle nuove tecnologie, dalla tv all’home video fino allo streaming on line, ed è stato costretto a reinventarsi più volte (si pensi ai primi esperimenti di odorama fino all’attuale ritorno del 3D).
Ora, coi profitti delle vendite di dvd e dei noleggi che si fanno di anno in anno più esigue, i principali studios di Hollywood hanno mostrato grande disponibilità ad aprirsi verso le nuove potenzialità offerte dal digitale. La Hark, azienda con base a Seattle che si propone di diventare una sorta di YouTube per i clip audio, sta concludendo diversi accordi con le major di Hollywood, l’ultimo dei quali vede coinvolta nientemeno che la Warner Bros. L’obiettivo? Rendere disponibili in streaming i file audio dei film più famosi e cari al grande pubblico su di una piattaforma che contenga anche i link per indirizzare l’utente verso lo store della Warner, Amazon: insomma, tutto ciò che può servire per invogliare l’utente a noleggiare o acquistare un determinato contenuto (sia esso il film in dvd, la colonna sonora, il libro o i gadgets). Perché tutto fa brodo, appunto.
Attualmente Hark riceve le visite di circa 50 milioni di utenti al mese ma il loro numero aumenterà, pare, nei prossimi mesi. La morale della favola? Utilizzare tutto quello che si ha, e imparare a proporlo bene.