Si è svolta ieri a Milano, presso la Fondazione Feltrinelli, la cerimonia di premiazione del Premio Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti. Giunto alla sua terza edizione, il riconoscimento promosso dalla Fondazione Feltrinelli e dal Gruppo Feltrinelli ha avuto quest'anno come tema «Libertà di parole».
La terza edizione ha visto una partecipazione straordinaria: la categoria «Libri» ha raccolto 122 candidature tra fiction e non-fiction, mentre la sezione «Kids», introdotta lo scorso anno, ha ricevuto 40 opere. Inoltre, 23 inchieste e 24 progetti podcast hanno dato voce a storie di diritti negati, migrazioni, guerre, disuguaglianze e sostenibilità ambientale: qui le cinquine finaliste.
La giuria internazionale, composta da figure di spicco dell'editoria, del giornalismo e dell'attivismo per i diritti umani, ha assegnato i premi nelle diverse categorie a opere che affrontano con profondità temi cruciali del nostro tempo.
Per la sezione «Libri» fiction e non fiction, il premio è andato all'irlandese Sally Hayden con E la quarta volta siamo annegati (Bollati Boringhieri), un'indagine sulle tragiche rotte migratorie nel Mediterraneo, che denuncia le responsabilità delle istituzioni internazionali e delle politiche europee.
Nella sezione «Libri Kids», la poetessa Vivian Lamarque ha conquistato il riconoscimento con Storia con mare cielo e paura (Salani), una fiaba moderna che racconta il dramma dei bambini costretti a viaggiare da soli attraverso il Mediterraneo.
Il premio per le «Inchieste» è stato assegnato a Coming to America, pubblicato su The Atavist Magazine da Rhana Natour, con le fotografie di Eman Mohammed: un reportage che racconta le vicende di una donna costretta a lasciare Gaza a causa della guerra.
Per la sezione «Podcast», il riconoscimento è andato a Swipe, Love, Respect, realizzato dal Liceo scientifico Respighi di Piacenza, che esplora il tema dell'affettività e i rischi della comunicazione attraverso i social media.
Assegnate anche due menzioni speciali: nella sezione «Inchieste» ad A Toxic Legacy: What America Left Behind in Afghanistan di Lynzy Billing (Undark), ella sezione «Libri» a Lo spazio non è neutro di Ilaria Crippi (Tamu), premiata dalla giuria popolare.