«Con il 64% dei lettori (e il 69% dei lettori forti) che si informa su social network e siti web prima di comprare libri in qualunque canale, e con l’acquisto in rete diventato una prassi abituale per i lettori italiani – ancor più con la pandemia – avere una presenza online capace di raccontare bene se stessi e i propri libri è sempre più importante per l’editore» racconta Paola di Giampaolo, consulente AIE per la formazione con vent’anni di esperienza in ambito editoriale. «In particolar modo per gli editori medi e piccoli».
«È stato fondamentale, ad esempio, per un editore come Vita e Pensiero che, grazie a una strategia integrata tra sito web, newsletter, social, azioni editoriali e promozionali, multicanalità, è riuscito nel 2020 ad aumentare del 200% le vendite di libri sul proprio sito, del 100% quelle comprensive di e-book e riviste, compensando le perdite nelle librerie fisiche con l'aumento dell'e-commerce e raggiungendo un +8% di fatturato su tutti i canali».
In considerazione di quanto stia diventando sempre più strategico porre attenzione, competenze e risorse su questi aspetti del marketing editoriale, l’Associazione Italiana Editori ha progettato – sotto la direzione scientifica di Paola di Giampaolo – un ciclo di tre appuntamenti dedicati a chi vuole imparare a promuovere in maniera efficace i propri libri online, ottimizzando la propria strategia di comunicazione e aumentando le vendite.
Il primo dei tre appuntamenti sarà un corso online della durata di due giorni, che si terrà lunedì 15 e mercoledì 17 febbraio dalle 10 alle 13. Seguiranno, rispettivamente il 1 marzo e il 12 aprile, due moduli collegati (fruibili anche indipendentemente) dedicati all’analisi dei dati e alla creazione di campagne pubblicitarie (anche a budget ridotti) su Facebook e Instagram.
«Il sito web della casa editrice è lo strumento cardine per trasmettere al lettore l’identità dell’editore, dando piena visibilità a quel tesoro prezioso che è il suo catalogo e potenziando le vendite: direttamente sul sito dell’editore o su siti di store partner». Il corso del 15-17 febbraio, tenuto da Paola di Giampaolo con Davide Giansoldati, esperto di e-commerce e di digital marketing, sarà una palestra di «pratiche e tanti consigli per raccontare al meglio l’essenza dell’editore; costruire sezioni strategiche spesso un po’ trascurate, come la scheda prodotto; ottimizzare la ricerca, la suddivisione in reparti; o per attivare contenuti aggiuntivi ma altrettanto importanti come percorsi di lettura, interviste, news, e per alimentare quel “circolo virtuoso” tra sito, social, e newsletter che consente di offrire sempre nuovi touchpoint al lettore».
«D’altronde Google – aggiunge Davide Giansoldati – continua a essere il primo canale di informazione percorso dagli utenti alla ricerca di un libro: la legge 80/20, nota anche come principio di Pareto, prima del 2019 mostrava che i primi 3 risultati sui motori di ricerca catturavano l’80% del traffico degli utenti interessati a quel particolare argomento. Già dalla fine dello scorso anno (e i primi dati del 2021 lo confermano) per molti temi la proporzione è cambiata ulteriormente, concentrando sui primi 3 risultati il 95% del traffico degli utenti. Alla luce di questa consapevolezza, con gli strumenti della SEO e del content marketing è possibile è possibile migliorare il posizionamento del proprio sito. Durante il corso quello che farò sarà proprio evidenziare i fattori chiave che, una volta sistemati, daranno nuovo slancio al sito e aiuteranno l’editore a posizionarsi meglio nella pagina dei risultati».
Un altro aspetto di rilevanza fondamentale che il corso si propone di affrontare è quello dell’approccio data driven. E conseguentemente dell’esigenza di essere a norma, da un punto di vista legale, nel raccogliere, trattare, analizzare e conservare i dati degli utenti.
«Negli ultimi anni parlare dei libri sui social coinvolgendo i giusti influencer ha rappresentato di per sé una strategia per migliorare le vendite. Oggi non è più sufficiente e va integrato con un approccio che parta dalla conoscenza dei dati e dalla loro analisi. Per poter applicare in modo efficace questo approccio bisogna essere a norma con le direttive GDPR su modalità, mezzi, limiti, confini del trattamento dei dati aggregati e singoli dei nostri lettori».
Acquisire la cultura del dato, conclude Giansoldati, è un passaggio epocale: «Dati e contenuti, numeri e parole, viaggiano a braccetto sostenendosi e rafforzandosi a vicenda. I processi decisionali cambiano il punto di partenza e diventano l’elemento trainante di crescita della casa editrice perché è solo grazie a big data, smart data e small data che si possono costruire relazioni significative e durature con i clienti».
Dell’importanza del marketing per le case editrici Davide Giansoldati aveva già scritto qualche anno fa in questo articolo. Oggi, ribadisce, «l’urgenza di un approccio data driven diventa ancora più impellente: il marketing e la marketing automation possono permettere alle case editrici anche medie e piccole di personalizzare la comunicazione, di profilare e conoscere i propri clienti costruendo conversazioni su un piano diverso, più vicino e di qualità».
«È solo grazie a un approccio di questo tipo che le case editrici, oggi e domani, potranno competere con i grandi player e forse, nella loro nicchia, conquistare posizioni chiave sul podio delle competizioni online. Per farlo in modo corretto bisogna essere consapevoli degli strumenti e degli aspetti legali: le sfumature sono molte, le zone grigie altrettante. Ecco perché è importante dotarsi di un’adeguata preparazione».
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
Guarda tutti gli articoli scritti da Alessandra Rotondo