
Google è ancora nei guai. L’Antitrust indiano ha aperto un’indagine contro Mountain View per
presunto abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità on line mentre in America il colosso sta patteggiando con
Apple sul risarcimento per aver violato i browser Safari.
Quest’ultima faccenda è più seria della prima nel senso che la Federal Trade Commission, messa in allarme da un’inchiesta portata avanti dal Wall Street Journal, avrebbe scoperto che Google, insieme ad alcune compagnie pubblicitarie,
ha aggirato i blocchi di protezione di Safari per «spiare» le abitudini di navigazione di milioni di utenti.
Google ha risposto alle accuse disattivando la funzione e assicurando che nessun dato era stato memorizzato dal sistema.
Ma le «grane» non sono finite. Mountain View è infatti
accusato anche di aver violato la legge sul copyright e di essersi appropriato di nove linee del codice Java (di proprietà di Oracle)
per realizzare Android. Google nega tutto e comunque si appella al «fair use» poiché Android è un sistema operativo gratuito. In pratica, se il principio fosse accettato dai giudici, Oracle potrebbe ottenere un risarcimento solo per le linee di codice (per un massimo di 150.000 dollari) e non per violazione di proprietà intellettuale (per cui il risarcimento ammonterebbe a un miliardo di euro).
Ciliegina sulla torta, Google è inoltre
indagato in Europa per abuso di posizione dominante nei criteri di ricerca del suo motore.