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Editori

Editori e InDesign: perché fare attenzione all’accessibilità? Tre ragioni e un corso AIE (anzi, due)

di Elisa Buletti notizia del 4 settembre 2023

Nel 2025 entrerà in vigore una direttiva europea, chiamata l’European Accessibility Act,che prevede che le pubblicazioni digitali dovranno essere accessibili a tutti: un passo importante per le persone con disabilità visiva e per chi ha difficoltà nella lettura di un libro a stampa.
Come si legge sul sito di Fondazione LIA, l’organizzazione non profit che promuove la cultura dell’accessibilità nel campo editoriale, «le leggi nazionali e internazionali in materia stanno rafforzando la domanda di contenuti accessibili, non solo incoraggiando la produzione di pubblicazioni, ma anche richiedendo che l’intera filiera del libro includa l’accessibilità». Alla luce di ciò e per venire incontro alle esigenze degli editori, l’Associazione Italiana Editori organizza due corsi online in collaborazione con Fondazione LIA – tenuti da Gregorio Pellegrino – con l’obiettivo di fornire le indicazioni per sfruttare al meglio lo strumento di authoring più utilizzato, Adobe InDesign, ai fini dell’accessibilità.

Il primo ciclo di incontri è composto da quattro appuntamenti da tre ore ciascuno – che si terranno il 29 settembre, il 3, 5 e 10 ottobre 2023 – durante i quali, tramite esempi pratici e suggerimenti, verrà fornita una metodologia che guiderà i partecipanti nel proprio lavoro quotidiano di produzione di contenuti accessibili che siano conformi agli standard internazionali definiti dal World Wide Web Consortium. La partecipazione a questo primo corso darà il diritto a chi volesse frequentare anche il corso avanzato, che si terrà nel mese di novembre, a uno sconto del 10% sulla quota di iscrizione.

Per iniziare a entrare nel merito dell’argomento accessibilità e capirne l’importanza in campo editoriale, abbiamo chiesto a Gregorio Pellegrino, responsabile tecnico della Fondazione LIA per la quale svolge attività di consulenza e formazione per editori e organizzazioni nazionali e internazionali, tre ragioni per le quali gli editori dovrebbero imparare a utilizzare InDesign per l’accessibilità.

1. PER IL RISPETTO DELLE NORMATIVE SULL'ACCESSIBILITÀ
Sempre più paesi e organizzazioni stanno adottando leggi e normative che richiedono che i contenuti digitali siano accessibili a tutti, inclusi coloro che hanno disabilità, come l’European Accessibility Act. Utilizzando correttamente InDesign per creare documenti accessibili, le redazioni, i grafici e gli impaginatori possono aiutare le loro aziende a essere conformi alle normative e a garantire che tutti possano accedere alle informazioni in modo equo.



2. PER UN AMPLIAMENTO DEL PROPRIO PUBBLICO
Creare documenti accessibili significa rendere il contenuto fruibile da una gamma più ampia di utenti, inclusi quelli con disabilità visive, uditive, motorie o con dislessia. Utilizzando le funzioni di accessibilità di InDesign, come l'aggiunta di testo alternativo alle immagini, la corretta strutturazione dei contenuti con intestazioni e liste, e l'assegnazione di tag significativi agli elementi strutturali, gli editori possono garantire che il loro lavoro sia accessibile a un pubblico più vasto e diversificato. Ciò non solo rappresenta un impegno etico, ma può anche espandere il potenziale di lettura delle pubblicazioni.



3. PER UN MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLE PUBBLICAZIONI PER TUTTI
L'attenzione all'accessibilità durante il processo di creazione dei documenti può inoltre influenzare positivamente la qualità complessiva delle pubblicazioni per tutti i lettori. Quando gli editori rendono i loro documenti accessibili, sono spinti a prestare maggiore attenzione alla struttura del codice, all'interattività degli elementi (link e via dicendo), all'usabilità della pubblicazione digitale (come le note a piè di pagina, il sommario interattivo, ecc.). I tool a disposizione per il controllo di accessibilità possono rilevare potenziali problemi di fruibilità del contenuto. Di conseguenza, i documenti diventano più coerenti, ben strutturati e interattivi, offrendo una migliore esperienza di lettura per tutti i lettori. Il miglioramento della qualità porta benefici anche all'azienda poiché permette anche di migliorare e velocizzare i processi produttivi: modifiche grafiche che coinvolgono diversi punti del testo, oppure la creazione di capitoli campione a partire dal testo completo, o ancora la creazione di sottoprodotti della pubblicazione.

L'autore: Elisa Buletti

Laureata in Lettere all’Università degli Studi di Verona, ho conseguito il master Booktelling, comunicare e vendere contenuti editoriali dell’Università Cattolica di Milano che mi ha permesso di coniugare il mio interesse per i libri e l’intero settore editoriale con il mondo della comunicazione digital e social.

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