La
Federazione Europea degli Editori (FEP) ha lanciato un appello alla politica perché intervenga per fare fronte alla
crisi della carta, che minaccia migliaia di imprese del settore in tutta l'UE. «Gli editori europei stanno affrontando una crisi senza precedenti del mercato della carta, caratterizzata da gravi carenze e da un'enorme impennata dei prezzi», è l'allarme della FEP.
I prezzi sono aumentati in media dell'80% nel periodo 2021-2022. Nell'ultimo anno alcuni tipi di carta, spiega l'associazione degli editori europei, hanno visto il prezzo raddoppiare, per effetto di una serie di fattori.
A influire sull'impennata dei prezzi sono stati, in particolare,
l'aumento dei costi energetici e di trasporto, le
difficoltà di approvvigionamento, la
conversione della capacità produttiva dalla carta al cartone per imballaggi. «Gli editori, riuniti nell'Assemblea generale della FEP, vogliono lanciare l'allarme e invitare i responsabili politici nazionali ed europei ad adottare
misure urgenti» per tutelare un settore industriale «che garantisce crescita e occupazione, oltre a benefici culturali e sociali, e le cui
migliaia di imprese - per lo più PMI - sono messe a dura prova».
Il problema dell'aumento dei prezzi della carta è stato sollevato recentemente anche dall'
Associazione Italiana Editori, che è membro della FEP e che, nel
manifesto per il libro pubblicato il 6 settembre scorso, ha lanciato un appello alla politica in vista della prossima legislatura:
«Chiediamo per i libri il credito di imposta già previsto per giornali e periodici, essenziale per la sopravvivenza di molte aziende. L’intero sistema è oggi in pericolo per l’emergenza carta. La crisi energetica ha fatto esplodere i prezzi, già in crescita per l’uso di carte e cartoni di imballaggio, e ridotto la disponibilità di carta sul mercato».