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Editori

Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025 con «L'anniversario» (Feltrinelli)

di Redazione notizia del 4 luglio 2025

«Fare letteratura significa contraddire la versione ufficiale. Oggi la versione ufficiale è quella del patriarcato. Con L’anniversario ho voluto raccontare la necessità che anche i maschi lo contestino» così lo scrittore Andrea Bajani a Villa Giulia, a Roma, ritirando ieri sera il Premio Strega 2025. Il premio è stato consegnato da Andrea D’Angelo, vicepresidente di Strega Alberti Benevento.

L’anniversario (Feltrinelli) si è aggiudicato 194 voti, al secondo posto Elisabetta Rasy con 133 voti per Perduto è questo mare (Rizzoli), terza Nadia Terranova, con Quello che so di te (Guanda, 117 voti), quarto Paolo Nori, con Chiudo la porta e urlo (Mondadori, 103 voti), quinto Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa, 99 voti).

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono come di consueto 245 votanti dall’estero selezionati da 35 Istituti italiani di cultura nel mondo, 25 voti collettivi provenienti da scuole, università e circoli di lettura delle Biblioteche di Roma, 30 voti di lettrici e lettori forti scelti nel mondo delle professioni e dell’imprenditoria. Tra i nuovi giurati e giurate entrati quest’anno a far parte degli Amici della domenicle scrittrici Francesca Giannone, Federica Manzon Rosella Postorino e gli scrittori Sebastiano Nata Daniele RielliChiara Faggiolani, direttrice del Master in Editoria, giornalismo e management culturale della Sapienza; Ludovica Jaus, organizzatrice di eventi; Alessio Vannetti, Chief Brand Officer di numerose case di Moda.

A presiedere il seggio Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dell'edizione 2024 del Premio Strega.

Bajani, che con L’anniversario era già stato insignito del Premio Strega Giovani 2025, si era fatto notare nel 2021 come finalista sia allo Strega sia al Campiello con Il libro delle case.
Proposto da Emanuele Trevi, il romanzo vincitore di quest’anno scava nelle dinamiche soffocanti di una famiglia opprimente. «È una storia eccezionale, quella di Bajani, che infrange un vero e proprio tabù: nelle prime pagine del libro incontriamo il protagonista che ci racconta dell’ultima volta che ha visto i suoi genitori, prima di voltare le spalle per sempre alla sua famiglia, disgregata dalla violenza del padre-padrone e dalla muta, disperata sottomissione della madre» si legge sul sito del Premio. «Per delineare un’immagine credibile di questo inferno domestico e della fuga senza ritorno del protagonista, il narratore ricorre alle risorse del romanzo per mettere ordine nei dati dell’esperienza, spiccando quel salto mortale capace di condurlo dall’informità del “reale” alla consistenza e alla leggibilità del “vero”. Ed è solo così che una vicenda singola si trasforma in uno specchio in cui tutti i lettori possono intravedere qualcosa che non conoscevano direttamente, eppure li riguarda. (...) Bajani non sente il bisogno né di condannare, né di perdonare, e ci racconta quanto sia impervia e necessaria la via del riscatto».

Immagine in header dal sito del Premio Strega



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