«Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa dei diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati». Con queste parole Donatella Di Pietrantonio ha accolto il Premio Strega 2024 – nella tradizionale cerimonia al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma – per L’età fragile, pubblicato da Einaudi.
Con 189 voti il suo romanzo si è posizionato in testa, seguito da Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo; 143 voti) e Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio; 138 voti). Al quarto posto Raffaella Romagnolo con Aggiustare l'universo (Mondadori; 83 voti), al quinto Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli; 66 voti) e al sesto Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax; 25 voti).
A presiedere il seggio Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, al posto di Ada d'Adamo, vincitrice nel 2023, scomparsa il primo aprile dello scorso anno, a cui sarebbe spettato come da consuetudine.
L’età fragile aveva già vinto il Premio Strega Giovani, qualche mese fa, votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero. Di Pietrantonio, d’altronde, aveva preso parte al Premio anche nel 2021, quando era in lizza con il romanzo Borgo Sud pubblicato sempre da Einaudi, che quest'anno ritrova la vittoria al Premio Strega come era già successo nel 2022 con Mario Desiati e i suoi Spatriati.
L’età fragile è stato proposto al Premio dal saggista, psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi con la seguente motivazione: «L’età fragile non è un’età della vita, è la vita stessa. La memoria che non può nascondere il dolore, la solitudine dopo la separazione, la colpa per la sopravvivenza. La vita dura come un sasso che Donatella Di Pietrantonio riesce a levigare con le mani sicure della sua scrittura. L’età fragile è la storia di una famiglia sospesa nel segreto del trauma, parole mai dette rinchiuse nel cuore di una montagna d’Abruzzo che è insieme psiche e paesaggio. L’età fragile è il romanzo di una madre che non trova respiro, stretta tra la severità del padre e il silenzio della figlia. Un libro che raccontando il dolore lo cura, perché a scriverlo è una donna che conosce il miracolo delle parole e il sangue delle ferite».