Il Ministero spagnolo dell’istruzione, della cultura e dello sport ha recentemente pubblicato il
Piano per la promozione delle attività culturali e delle industrie creative relativo all’anno 2016.
Il programma in cui si articola la proposta del Governo mira a intensificare il supporto pubblico ai diversi settori dell’industria culturale e artistica del Paese, prevedendo interventi specifici tanto per le sue articolazioni più innovative, legate alla creatività e allo sviluppo tecnologico, quanto per quelle più tradizionali, afferenti – per esempio – al settore librario.
Nel panorama socio-economico ispanico, le industrie culturali e creative – e le professionalità a esse legate – stanno diventando
un elemento strategico per la produttività del Paese, la sua competitività e l'ampliamento del mercato del lavoro. Contribuiscono, inoltre, a favorire la coesione sociale, a promuovere la diversità culturale, a intensificare il flusso di informazioni e conoscenze e a generare e diffondere valori positivi per la collettività.
Con le sue oltre 107 mila imprese, il comparto culturale copre il 3,5% del Pil del Paese, generando oltre 511 mila posti di lavoro. Senza considerare che la ricchezza prodotta dal settore ha un forte impatto sia sulle esportazioni, sia sull'attrattiva turistica che la Spagna riesce a esercitare nei confronti dei viaggiatori stranieri.
Il Piano, partendo da un’analisi preliminare delle prospettive, le potenzialità e le peculiarità del settore artistico-culturale,
fissa anche gli obiettivi prioritari da raggiungere, nella tutela e la valorizzazione di comparti, professionalità e iniziative particolarmente strategici. Rispetto all’industria del libro, nello specifico, il programma ministeriale ha previsto azioni capaci di promuovere il
rispetto della proprietà intellettuale e l’implementazione di strumenti – tecnici e normativi – che ne rafforzino l’impatto. La filiera editoriale è nel mirino delle iniziative governative anche per quanto riguarda l’efficienza, che verrà potenziata attraverso indagini di settore, iniziative formative e programmi orientati alla pianificazione strategica e all’ottimizzazione.
Obiettivo prioritario del Piano è anche
l’arricchimento dell’arsenale bibliografico spagnolo: sostenendo la pubblicazione di opere irrinunciabili per la crescita socio-culturale dei cittadini, ma accantonate dagli editori perché non promettenti dal punto di vista del ritorno economico.
Nelle linee tracciate dal documento, assumono un ruolo di fulcro le librerie. Anello debole nella catena del libro, rappresentano un luogo di massima prossimità al lettore. Il loro potenziamento, pertanto, è giudicato essenziale, sia in relazione all’assortimento, che alle capacità attrattive, che alla
strategica posizione di roccaforte culturale all’interno dell’ecosistema editoriale.
Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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