Più di duecento titoli, scelti – si dice – da Kean Etro in persona. Certamente marchiati con il suo ex libris. È così che la casa di moda ha annunciato la sfilata uomo inverno 2022-23, che si è svolta ieri negli spazi dell’Università Bocconi di Milano.
A mo’ di invito, gli ospiti si sono visti recapitare un libro della Piccola Biblioteca Adelphi, uno diverso per ciascuno. Gli stessi titoli che hanno poi sfilato in passerella assieme ai capi, in tasche e taschini, nella mani dei modelli, a impreziosire una collezione che la stampa di settore ha definito «eclettica», «pop e colta», «pettinata e ribelle».
Un atto di devozione nei confronti della casa editrice fondata da Roberto Calasso? Una sorniona allusione all’utilizzo come complemento d’arredo che dei suoi libri si fa in certi «salotti buoni»? I libri, rivela Kean Etro «invitano a un viaggio di sapere, emozioni, conoscenza». Un viaggio che inizia in «un luogo di sapere [il riferimento è all’università che ha ospitato lo show] dove chi si forma parte verso destinazioni insondate e inesplorate, lontane ma raggiungibili».
Anche in passerella, insomma, il libro è una finestra per guardare lontano. Una traccia, un sentiero di quel camminare ingarbugliato che è spesso la vita. D’altronde, chiosa Etro «anche la moda è come la vita, è fatta di strade che si intrecciano».
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Dal 2010 mi occupo della creazione di contenuti digitali, dal 2015 lo faccio in AIE dove oggi sono responsabile del contenuto editoriale del Giornale della Libreria, testata web e periodico in carta. Laureata in Relazioni internazionali e specializzata in Comunicazione pubblica alla Luiss Guido Carli di Roma, ho conseguito il master in Editoria di Unimi, AIE e Fondazione Mondadori. Molti dei miei interessi coincidono con i miei ambiti di ricerca e di lavoro: editoria, libri, podcast, narrazioni su più piattaforme e cultura digitale. La mia cosa preferita è il mare.
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